Mercatello si prepara a celebrare la patrona: santa Veronica Giuliani, la cui festa annuale ricorre il 9 luglio. Il monastero delle clarisse cappuccine di Mercatello, sorto sulla casa natale di Santa Veronica, è il cuore delle celebrazioni. All’interno infatti si custodisce la camera dove la piccola Orsola (questo il nome di battesimo) è nata il 27 dicembre 1660. La stanza, trasformata in cappella, è stata elevata a santuario il 24 aprile 1949 dal vescovo diocesano mons. Giovanni Capobianco. Nel piccolo, ma suggestivo santuario, si custodiscono i cimeli appartenenti alla famiglia Giuliani e le reliquie della Santa. Attiguo al santuario si trova la chiesa del monastero, che è la prima chiesa al mondo dedicata al Sacro Cuore di Gesù. Venne consacrata il 24 giugno 1772 come ricorda
la lapide posta sulla facciata della chiesa, che in questi giorni ha acquistato una nuova veste pittorica rendendo la parte esterna dell’edificio più dignitosa valorizzando maggiormente le geometrie architettoniche tardo settecentesche. La novena è iniziata il 30 giugno, ma è il triduo che ha registrato il momento più significativo anche per la maggior partecipazione di fedeli. Quest’anno la celebrazione della santa Messa è stata presieduta da mons. Piero Pellegrini, rettore del santuario del Sacro Cuore di Ca’ Staccolo, che ha proposto questo interessante tema: Veronica, chiamata ad immergersi nell’amore del Cuore di Gesù”. La santa infatti nel suo voluminoso Diario (22.000 mila pagine) parla di frequente dell’amore di Cristo e del cuore del Redentore come “fornace di amore”, “La mia casa”, “il riposo delle anime spose”. Il 3 febbraio 1697 Santa Veronica scrive: “Il mio cuore non vuol stare più in me, ma unito al suo cuore, il quale siete Voi, mio sommo Bene” (Diario, I, p. 797). La sera di lunedì’ 4 luglio si è svolto un incontro di preghiera e riflessione nella chiesa del monastero. In particolare l’iniziativa ha voluto avvicinare e far conoscere alle famiglie e ai ragazzi il messaggio della Santa loro concittadina. (Il momento è stato presentato da don Fabio Bricca, accompagnato dai canti delle monache, vivacizzato dalla presentazione di quattro disegni, realizzati dai ragazzi, raffiguranti episodi dell’infanzia di Santa Veronica avvenuti a Mercatello nella sua casa natale e nella cittadina, sua patria – nota della redazione). I ragazzi presentando questi elaborati li hanno anche descritti e commentati. Romina Corsini ha proposto alcuni brani del Diario della Santa, una lettura opportunamente inserita nel contesto della serata.
1 commento
La cosa che più mi colpisce di questa santa, è che aveva un grande amore per i poveri e gli donava tutto ciò che poteva. Ci ha insegnato ad essere veri cristiani, che non significa solo andare tutte le domeniche a messa, ma aiutare il prossimo anche con piccoli gesti nella nostra quotidianità.
Inoltre, durante i cinquanta giorni di reclusione, Santa non mostrò nessuna contrarietà, anzi, accolse con gioia le disposizioni del Vescovo e a queste sofferenze aggiungeva penitenze e preghiere ininterrotte per la conversione dei peccatori e la liberazione delle anime del purgatorio. Un vero gigante di santità!