Fano
di Redazione
Sabato 22 maggio, nel rispetto delle norme anti – Covid vigenti, il Vescovo Armando ha presieduto, in Cattedrale, la Veglia di Pentecoste animata dal coro della Cappella Musicale del Duono diretta da M° Stefano Baldelli.
“E’ difficile parlare di Pentecoste a livello visivo – ha messo in evidenza il Vescovo – o, meglio, se parlo di Gesù ho davanti un’immagine, un volto, ho davanti la Parola data, il Vangelo, se parlo dello Spirito vorrei parlare delle opere che sono dopo Gesù, di una Chiesa di credenti che hanno continuato le Sue, che hanno cercato di rivelare il volto di Dio. Parlare della Pentecoste – ha proseguito – significa parlare di una Chiesa che è partita dal Cenacolo ed è andata nel mondo”. Riflettendo sulle parole del Vangelo e sull’essere testimoni il Vescovo ha sottolineato che Gesù si fida di uomini imperfetti. “Nel mondo, da duemila anni, in tempi facili o difficili, la persona di Gesù è stata narrata. E penso a Bonhoeffer, a padre Massimiliano Kolbe, ai santi martiri nel mondo, coloro che tengono viva la fede e danno la vita per amore, a Pietro che, così debole, pochi decenni dopo darà la vita per Gesù crocifisso. Bisogna guardare il mondo con l’occhio dello Spirito, che non è un volto, ma una forza, una presenza, un ardore”.
Si è poi soffermato, riprendendo la Prima Lettura, sulle lingue. “Il Vangelo entra in tutte le lingue del mondo: la Chiesa da sempre è stata universale”. Ha poi ricordato, riflettendo sull’immagine del vento, il discorso spirituale che tenne Papa Giovanni XXIII, per l’indizione del Concilio Vaticano II, ai vescovi e ai cardinali in Piazza San Pietro e a quel suo invito ad aprire le finestre e far entrare aria fresca, l’aria dello Spirito Santo che spazza via le incrostazioni.
Ha poi messo in evidenza un altro tratto della Pentecoste che portò i discepoli, chiusi in casa con Maria e impauriti, ad aprire le porte. “Dobbiamo sentirci – ha ricordato il Vescovo Armando – una Chiesa universale; questo non significa omologazione, ma diversità uniti nell’unico scopo che è l’Amore di Gesù”.
Il Vescovo ha poi sottolineato come Lo Spirito Santo ci senta intimi con Dio e questa intimità diventa poi preghiera, invocazione, missione.
Durante la Veglia di Pentecoste, il Vescovo Armando ha conferito il Sacramento della Confermazione a tre adulti.