Fano
di Giuseppina (Anna) Boiani Tombari
La notizia della tua morte è arrivata all’improvviso, anche se era un tema sempre presente nelle nostre ultime conversazioni, vuoi per la pandemia, vuoi per gli acciacchi che il tempo ci regala. Hai accettato, con rassegnazione, la tua croce. “Se non fosse per le mie gambe, io sto bene!”. Non ti sei mai lamentato, tutto accettavi con la signorilità di un nobile signore di altri tempi e ringraziavi sempre col sorriso dei tuoi occhi. Solo negli ultimi tempi, ti ho visto più sofferente: “sai non mi posso muovere, alla televisione…cosa vuoi…i miei coetanei se ne sono andati…” consapevole com’eri che stavi per affrontare il volo verso “cieli e terre nuovi”. Ma subito aggiungevi : “sai non ho paura, sono tranquillo, non ho nulla da temere…l’aldilà…e chi l’ha detto che non ci siano altri mondi, altri pianeti, altre galassie, altri uomini che ancora non abbiamo avuto la fortuna di conoscere?”. Mi lasciavi stupita. Ti rispondevo che non avevo le tue convinzioni, ma non ero preparata a controbatterti, conoscendo bene la tua cultura enciclopedica e che tra le tue letture c’erano anche libri di fantascienza e di altre religioni. E di queste “altre” letture lo so da una vita! Già in quarta elementare parlavi di extraterrestri con Tonino, mio marito, sui banchi della scuola elementare di Orciano dove i vostri genitori – dipendenti della Cassa di Risparmio di Fano – erano stati sfollati. Eri profondamente buono, di una bontà disarmante, probabile conseguenza della immatura perdita di tuo padre e per aver frequentato il liceo presso il Collegio Sant’Arcangelo di Fano gestito dai Fratelli delle Scuole Cristiane.
Studioso insigne. Sei stato uno studioso insigne della Storia cittadina: non c’è monumento, edificio, personaggio storico, evento cittadino, gemellaggio, di cui non ti sei interessato. Hai contribuito a diffondere e a far conoscere il nome di Fano e la sua Storia non solo ai tuoi concittadini, ma ai tanti cultori che hanno imparato ad amare ed apprezzare la nostra città proprio attraverso le tue opere.
Riconoscimenti. La biblioteca, il museo civico, il teatro, istituzioni per le quali hai speso la vita, hanno rappresentato un po’ la tua famiglia da far crescere e da mostrare con orgoglio e la città te ne è stata grata affidandoti, fin dal 1972, la Direzione della Biblioteca Federiciana e del Museo e Pinacoteca civica. Città che nel 2007 ti ha premiato attribuendoti come “storico” il premio annuale “La Fortuna d’oro” da aggiungere a quello del Paul Harris Fellow del 1961 per “l’impegno Culturale nel Campo della ricerca Letteraria, Storica e Artistica”. Riconoscimenti che non ti hanno fatto perdere l’umanità e la disponibilità verso tutti quelli che hanno avuto bisogno di suggerimenti e di notizie sulla nostra città. E mi auguro che la Città ti onori collocandoti nel Famedio cittadino in mezzo ai grandi che l’hanno onorata.
Purtroppo la pandemia ha lasciato “in sospeso” una sempre benaccetta e attesissima crostata. È l’ultima parola che ci siamo detti nell’ultimo nostro contatto telefonico. Ma ora…dove? La risposta me la dà il tuo amico Tonino…lui lo sa! Ed anch’io lo so: non ne ho dubbi!