“Dopo il periodo di restrizioni agli spostamenti ed alle relazioni sociali dovuta all’epidemia da coronavirus, dovremo a breve affrontare la ripresa delle attività e dovremo fare i conti con gravi problemi sociali ed economici. Per fortuna, in questo periodo abbiamo tutti compreso la nostra interdipendenza e l’importanza delle istituzioni pubbliche, ma anche di quelle che il nostro sistema di convivenza civile ha nel tempo creato. Il credito – prosegue Darpetti – è un bene comune perchè è essenziale per le famiglie e per le imprese. Il credito alle imprese è necessario così come l’acqua è necessaria alla vita delle persone”. Darpetti si è, poi, soffermato sul compito delle banche. “Ora per le banche è arrivato il momento di dare il loro contributo interpretando il loro compito in modo diverso, contrastando le incertezze e il disorientamento attuali con semplificazioni e certezze. La certezza dei tempi brevi e la semplicità delle procedure, sburocratizzando il più possibile ogni passaggio. In tempi eccezionali occorrono menti aperte e disponibili da parte di ognuno dei loro dipendenti. Sono tre i soggetti su cui concentrarsi: le piccole imprese artigiane; le famiglie e le giovani coppie in particolare; le associazioni del terzo settore che si occupano di welfare. Le piccole imprese artigiane e commerciali perchè per loro avere credito sarà una questione di sopravvivenza. Le famiglie perchè sono l’ammortizzatore sociale per eccellenza in quanto si fanno carico di servizi a vantaggio dell’intera società, e le giovani coppie perchè sarà fondamentale per ripartire, incoraggiare la creazione di nuovi nuclei familiari. Le associazioni e gli enti del terzo settore perchè saranno necessarie per ricreare i legami sociali dispersi in questo tempo e mantenere un welfare adeguato per tutte le fragilità vecchie e nuove. Questo è il tempo per le banche che hanno a cuore le comunità, di dimostrare di essere al loro fianco, di sostenere l’economia reale di un territorio e di voler contribuire a mantenere un buon livello di coesione sociale e ambientale. E’ il momento cioè di essere al servizio di una comunità, e non di servirsene”.
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