L’Azione Cattolica diocesana per le celebrazioni dei 150 anni della nascita dell’associazione, ha scelto di cominciare dalla storia di donne. Sabato 24 marzo si è svolto un convegno dal titolo “Le Sorelle Maggiori” per presentare Armida Barelli, volto e anima della Gioventù femminile dagli anni ’20 agli anni ‘50, insieme alla storia di alcune donne della nostra diocesi vissute sulle orme della sorella Maggiore.
Barbara Pandolfi, vice postulatrice della causa di beatificazione, ha raccontato Armida Barelli e le prospettive attuali in cui si inserisce. A partire dalla logica dell’incarnazione, Armida ha cercato di cogliere tutte le possibilità che la storia offre, con una passione per la storia e per il mondo, che è via di santità. L’ideale vale più della vita la portava a vivere la gioia che viene da trovare qualcosa per cui vivere e per cui morire, dentro le situazioni reali. La bellezza di essere cristiani, di mostrare la gioia di una vita spesa fino in fondo, concedere e ricevere reciproca fiducia perché la Chiesa è insieme, ha liberato una energia e una novità assoluta per le donne e per la Chiesa. Ha incarnato una donna diversa dai canoni di madre o religiosa, che supera i ruoli; le ha incitate a uscire, ha affidato loro responsabilità, le ha insegnato a formarsi per essere preparate alle sfide che il mondo offre, come quelle sociali e politiche.
Un carisma che ha segnato generazioni e che ha portato frutti in ogni parte d’Italia, compresa la nostra diocesi. Si sono ricordate con dei video Nella Rondini di Cagli e Miriam Ortensi di Vergineto. Nelle loro storie una freschezza e una passione che ha saputo incidere in profondità nella vita delle persone e coinvolge ancor oggi. Lo sguardo aperto su un’umanità a tutto tondo, concrete, appassionate e attente. Si è poi aggiunta la figura di Anna Castellani di Fano, presentata dal vescovo Giovanni Tonucci, Pia Giammarini che ha portato la sua testimonianza di donna cresciuta in Azione Cattolica, don Francesco Pierpaoli che ha ripercorso la storia di sua madre Liliana e della sua vocazione, e Martina e Giovanni di Pergola, una giovane coppia che vivono oggi l’esperienza dell’Azione Cattolica.
Gli anniversari non servono solo per ricordare il passato, ma per aprire prospettive e sfide: avere il coraggio di pensare, di essere creativi, innovativi, saper cogliere le sfide nella storia per essere dei laici come queste donne hanno saputo incarnare, con intelligenza, fascino e concretezza.
Laura Giombetti