Tra le numerose iniziative in programma nella Settimana Rossiniana di Pesaro (23 febbraio – 4 marzo) che segna anche l’inizio ufficiale delle celebrazioni per il 150° anniversario della morte del Cigno, occupa un posto di rilievo l’esecuzione della Petite Messe Solennelle che sarà proposta il 28 febbraio (Teatro Rossini, ore 21), frutto di un progetto di collaborazione tra le istituzioni rossiniane – Conservatorio, Accademia Rossiniana, Comitato Nazionale per le Celebrazioni dei centenari rossiniani, Comune di Pesaro, AMAT e Fondazione Rossini – e dedicata ad Alberto Zedda, fra gli ideatori dell’iniziativa, ad un anno dalla sua scomparsa.
Esecuzione. Gli interpreti sono quattro talenti vocali che si sono messi in luce nei corsi dell’Accademia Rossiniana: Lucrezia Drei (soprano), Valeria Girardello (contralto), Oscar Oré (tenore) e Roberto Lorenzi (basso), accompagnati al pianoforte da Lorenzo Bavaj e Ludovico Bramanti e all’armonium da Giovanna Franzoni. Il Coro del Conservatorio Rossini sarà diretto da Aldo Cicconofri. La Petite Messe Solennelle è, insieme allo Stabat Mater, una delle due grandi composizioni sacre rossiniane nate nel periodo del cosiddetto silenzio, seguito all’abbandono delle scene teatrali all’indomani del Guillaume Tell, nel 1829. In realtà il lungo periodo che seguì fu caratterizzato da un’attività musicale intensa della quale la “Petite Messe” rappresenta una sorta di sigillo spirituale. La partitura sarà eseguita nella versione originale risalente al 1863, concepita per un piccolo organico di dodici cantori – quattro voci soliste e otto di ripieno – due pianoforti e armonium. Essa è dedicata alla contessa Pillet Will, moglie del banchiere parigino amico di Rossini, e fu eseguita per la prima volta alla presenza di pochi eletti spettatori il 14 marzo 1864, in occasione della cerimonia di consacrazione della cappella della nuova dimora degli amici di Rossini. Rossini stesso seguì i preparativi per l’esecuzione. Tra i cantanti figuravano le sorelle Carlotta e Barbara Marchisio, amiche di Rossini ed interpreti di alcune sue opere, mentre il coro era formato da studenti del Conservatorio.
Zedda. La Messa, che ebbe grande successo, fu eseguita una seconda volta presso la dimora dei Pillet Will l’anno successivo, il 24 aprile 1865, con i medesimi interpreti. “L’organico – scrive Alberto Zedda, che a Pesaro diresse la versione orchestrale della Petite Messe Solennelle a conclusione del Rossini Opera Festival 2014 – è stato certo condizionato dalla destinazione della Messa, ma non è impossibile ipotizzare nella scelta del compositore anche la consapevolezza di dar veste originale all’estremo appuntamento con la fede di un laico che ha mescolato le soddisfazioni più grandi con la disillusione del fraintendimento e il dramma del silenzio compositivo, non disposto a rinunciare fino in fondo al proprio spregiudicato cinismo”.