Lo spettacolo “Re Lear” di William Shakespeare, andato in scena al Teatro della Fortuna nei giorni 19, 20 e 21 gennaio scorsi, nell’ambito della rassegna “FanoTeatro 2017-18”, ha presentato il celebre dramma in una versione più vicina ai nostri giorni, anche nel linguaggio. Il regista Giorgio Barberio Corsetti ne ha tratto una lettura scarna, mirata all’essenza e seguendo comunque le tracce primarie è riuscito a semplificare la vicenda e renderla di facile comprensione. E’ un Re Lear potente, superbo, ma che con i suoi difetti suscita persino simpatia, quello che troviamo in questa rappresentazione ed è mirabilmente interpretato da Ennio Fantastichini. E’ vecchio, vorrebbe vivere questa fase della vita con meno incombenze e divertirsi, perciò divide il suo regno fra le figlie, ma sbaglia nel valutarle, allontana Cordelia (Alice Giroldini) l’unica sincera e cade nella trappola dell’adulazione delle altre due (interpretate da Francesca Ciocchetti e Sara Putignano), ritrovandosi privo di tutto e in preda alla follia.A sostenerlo l’amico Gloucester, anch’egli padre tradito dal figlio (illegittimo) Edmund. Bravissimi gli attori Michele Di Mauro e Francesco Villano che hanno ricoperto questi ruoli. Un’altra grande prova attoriale è stata data da Andrea Di Casa che con particolare estrosità ha vestito i panni del “matto”. All’altezza sono stati comunque anche gli altri attori (R. Rustioni, M.
Pirrello, P. Corallo,G. Portoghese e A. Bannò) nel portare in scena i propri personaggi, tutti importanti.Di forte impatto sono stati sia gli andirivieni dei personaggi che gli effetti visivi e sonori, con il musicista Luca Nostro che suonava dal vivo (anche improvvisando) musiche contemporanee. Corsetti, del resto è un regista che lavora molto sull’immagine e sulla fisicità degli attori.Il pubblico ha seguito attentamente le tre ore di spettacolo ed ha calorosamente e lungamente applaudito gli artisti.