URBINO – Il primo giugno, ancora una volta, gli urbinati non sono mancati all’appuntamento con San Crescentino. Compresi quei cittadini che non sono degli abituali frequentatori delle funzioni religiose, ma che in questa occasione fanno un’eccezione. La festa del Patrono della città e dell’arcidiocesi è una ricorrenza molto sentita e partecipata, un evento che si ripete puntualmente da quell’ormai lontano 1068 allorché le spoglie del martire giunsero ad Urbino da Città di Castello. Quest’anno la funzione religiosa è stata officiata nella monumentale chiesa di San Domenico per l’inagibilità della Basilica Cattedrale, ma al termine della processione la statua del Santo è stata portata sul sagrato del Duomo per la tradizionale benedizione dei fedeli, salutata dall’applauso fragoroso dei presenti. Per il resto tutto si è svolto secondo il rituale convenzionale. La celebrazione eucaristica è stata presieduta dall’arcivescovo mons. Giovanni Tani e concelebrata dall’arcivescovo emerito mons. Francesco Marinelli e da numerosi sacerdoti provenienti da tutta l’arcidiocesi. Il coro diocesano diretto da don Daniele Brivio ha svolto in maniera egregia il suo compito di accompagnare e dare solennità alla cerimonia. Significativa la presenza delle Confraternite con tanto di labari, i cui appartenenti indossavano gli abiti tradizionali che spiccavano per i loro colori: la
Compagnia della Buona Morte, la Compagnia di San Giovanni e Sant’Antonio, la Compagnia del Corpus Domini; la partecipazione è sempre più nutrita, segno che c’è un risveglio anche in questo campo. C’erano i Cavalieri del Santo Sepolcro, gli scout, i gonfaloni del Comune, dell’Università, dell’Unitalsi, dell’Avis, insomma una rappresentanza molto diversificata a dimostrare che la devozione per San Crescentino è davvero corale e unitaria. La Processione, accompagnata dalla banda musicale di Urbino diretta dal M° Michele Mangani, con la partecipazione del rettore magnifico dell’ateneo, del sindaco e di autorità militari e civili, si è snodata lungo il consueto percorso, con soste davanti all’Università, davanti al monastero delle agostiniane e in piazza della Repubbliche per altrettante benedizioni. Al termine, in piazza, c’è stata l’estrazione dei biglietti vincenti della lotteria del Donatore e la sera si è svolta la corsa podistica per le vie del centro promossa dall’associazione Avis-Aido, una iniziativa molto coinvolgente che è diventata, ormai, anch’essa tradizionale.
Giancarlo Di Ludovico