Papa Francesco non finisce mai di sorprendere. In visita alle piccole comunità cattoliche e ortodosse del Caucaso, riferendosi alla famiglia “ i suoi mali non vengono dal basso ma dall’alto delle cosiddette teorie (gender) e ideologie”. È ora di dichiarare apertamente che anche il continente Europa è investito da una bufera ideologica che ne sconvolge l’identità, non innocente. Nel recente passato ha dato uno schiaffo alla storia, non riconoscendo le sue radici cristiane. Azzardiamo un’ipotesi, se togliessimo da tutto il territorio del continente i segni della sua civiltà, della sua cultura, del suo costume: campanili, cattedrali, biblioteche, università, archivi, chiese, abbazie, monumenti; toponomastiche dei paesi e dei centri storici, musei; ancora letteratura, poesia, musica, pittura, scultura, artigianato storico, cose che attraversano secoli dal medioevo ad oggi, cosa rimarrebbe? Un deserto di fronte al quale il Sahara sarebbe un giardino fiorito.
L’Occidente, in particolare il continente europeo, non dovrebbe dimenticare le vicende del secolo scorso sconvolto in modo drammatico dall’ideologia. Quando l’ideologia diventa politica chi ci rimette è l’uomo, vale a dire l’umanità. Da una parte è sceso il mito ideologico del superuomo che ha dato il via al nazismo e alle sue brutalità e dall’altra il mito ideologico dell’”uomo economico” che ha partorito il comunismo con le sue illusioni e brutalità. Tuttavia l’Europa c’è e c’è l’Italia. Il problema è quello di ritrovarsi e di ritrovare la memoria per rientrare nell’attualità del momento presente. Certamente il piccolo gregge, la Chiesa, piccola nonostante il patrimonio spirituale e culturale di cui dispone, si trova di fronte a un campo sterminato, ma non dimentica che la salvezza viene da qui. Sarà una Chiesa in uscita verso le periferie dove ritroverà i segni, i resti magari sfilacciati della religione, della famiglia, del proprio costume originario e la periferia si ritroverà ad essere popolo. Là nella periferia, nascosti magari, quanti cristiani che non frequentano più la chiesa e quante speranze se pur appena annunciate? C’è qualcosa che si muove anche nel Nord, specialmente per quanto riguarda l’uomo che deve ritrovare e rimodellare se stesso. Dalla Gran Bretagna scende un nuovo illuminismo, una luce che viene dalla storia del pensiero e che speriamo abbia consonanze con il “nuovo umanesimo” di cui si è parlato nel Convegno ecclesiale di Firenze.
Raffaele Mazzoli