URBINO – Dopo le due forti scosse di terremoto della notte tra il 23 e il 24 agosto, purtroppo la cattedrale urbinate ha accusato dei danni. Al mattino, alle prime persone entrate all’interno si sono presentati dei calcinacci in terra, in corrispondenza di un rosone del soffitto in stucco che ha perso due petali piombati sul pavimento della navata destra. Ma non è stato questo a preoccupare gli esperti, accorsi per valutare lo stato della basilica: all’interno della chiesa, guardando la controfacciata, in alto nello spigolo tra il muro e il soffitto a volta, c’è una larga crepa che corre da sinistra a destra quasi a delineare un distacco tra corpo dell’edificio e facciata. Anche da quel punto si sono distaccate delle porzioni di calce e intonaco. Altre piccole crepe minori poi si sono aperte sempre nelle vicinanze. Tutto il resto della cattedrale, dal secondo altare fino all’abside, è assolutamente immutato e non presenta lesioni. Nemmeno nelle due cappelline gli stucchi si sono danneggiati. Questo atipico quadro della situazione è spiegabile in quanto la facciata del duomo è da sempre slegata al corpo, visto che fu eretta separatamente nel 1782 quando il duomo era ancora quello antico e poi, quando fu ristrutturato dal Valadier, la facciata non fu toccata dai lavori, dunque non è mai stata ben coesa al resto. Le scosse di qualche giorno fa probabilmente hanno fatto oscillare la facciata in maniera diversa rispetto al corpo dell’edificio e dunque si sono aperte delle fessure tra i due. I tecnici hanno subito delimitato l’area chiudendo in via precauzionale la chiesa al culto, e le funzioni si sono quindi spostate fino al 10 settembre in san Francesco. Dall’11 invece (concluso lo smontaggio della mostra missionaria) sarà san Domenico a fare le veci della cattedrale, nei consueti orari del duomo. La data di rientro non è nota, in quanto dipende dai risultati delle verifiche attualmente in corso. Verso fine mese saranno riesaminate le crepe per verificare eventuali mutamenti, e solo allora si deciderà il da farsi, anche se è molto probabile un intervento di consolidamento in ogni caso.
Iscriviti alla Newsletter
Ricevi le ultime notizie creative da Il Nuovo Amico.