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      Home » Papa a Sarajevo. Da anni le scuole della nostra provincia “al di là del mare”
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      Papa a Sarajevo. Da anni le scuole della nostra provincia “al di là del mare”

      RedazioneDi RedazioneNessun commento4 minuti di lettura
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      Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

      foto grandeQUEL PONTE TRA PESARO E SARAJEVO COSTRUITO DALL’ASSOCIAZIONE LUTVA

      Le scuole della provincia “al di là del mare”

       

      Venti anni. Esattamente venti anni trascorsi dal genocidio di Srebrenica. Venti anni, dai discutibili accordi di Dayton che misero la parola fine alla guerra in un Paese che allora si chiamava Jugoslavia, avallando però l’idea che in guerra tutto è lecito, anche vedersi assegnati alla fine quei territori conquistati mediante la pulizia etnica. E soprattutto mettendo una pietra sopra la speranza di chi quella guerra l’ha subita, la semplice ed ingenua (forse) speranza di avere prima o poi giustizia su quanto accaduto.

      Non una guerra fra etnie, tanto meno una guerra “di religione” (vent’anni sono almeno serviti a capire questo) ma una guerra voluta da pochi ed ottenuta mettendo i molti gli uni contro gli altri. Demonizzando il diverso, creando a tavolino il nemico da combattere ed annientare.

      Quegli eventi toccarono anche l’Italia, soprattutto il mondo del volontariato, con la nascita di tanti progetti che nelle forme più diverse si prefiggevano un unico scopo: dare una mano a chi da un giorno all’altro vedeva la sua vita sconvolta da lutti, violenza, miseria e da una realtà nuova: quella del profugo.

      Anche la nostra Provincia fu coinvolta in queste dinamiche: nel 1993 un gruppo di giovani (aderendo al progetto delle Acli “Un sorriso per la Bosnia”) decise di impegnarsi nell’aiuto alle popolazioni vittime della pulizia etnica e quindi rifugiate in Slovenia, seguendole costantemente fino al 2001. Sulla base di questa esperienza, la decisione di mettere in campo, a partire dal 1997, progetti rivolti all’infanzia direttamente in territorio bosniaco, nella municipalità di Doboj.

      Nel 2009, a distanza di anni ma con immutata passione verso la Bosnia ed i suoi abitanti, alcuni di quei giovani (oggi con qualche anno in più) costituiscono l’Associazione Lutva e danno vita al progetto “Popoli, Incontri, Identità. Bosnia: tra passato e futuro. Un viaggio al di là del mare”.

      Gli obiettivi del progetto (che è rivolto agli alunni degli Istituti Superiori di 2° grado delle classi terze, quarte e quinte della provincia di Pesaro e Urbino) sono la conoscenza degli eventi storici e delle problematiche specifiche dei Balcani e in particolare della Bosnia; la sensibilizzazione sui temi dell’intercultura, riconoscimento e valorizzazione della diversità anche tramite testimonianza dirette; la conoscenza della cooperazione decentrata e del volontariato internazionale; l’esperienza di turismo responsabile da proporre agli studenti in alternativa o in aggiunta al viaggio d’istruzione; la conoscenza dei rapporti e dei progetti che il nostro territorio ha promosso e promuove in Bosnia.

      Il progetto si compone di due percorsi: il primo, che si svolge a scuola, prevede un approccio introduttivo al tema attraverso la visione di film; lettura da parte degli studenti delle classi coinvolte di testi di autori bosniaci o comunque inerenti i temi trattati; due  incontri a carattere storiografico sui conflitti balcanici degli anni ‘90; un incontro degli studenti con l’autore del testo scelto; un incontro, propedeutico al viaggio, sulle esperienze di volontariato internazionale in Bosnia e sulle realtà cooperative ed associative attive ancora oggi nei Balcani; la simulazione di un viaggio tipo con materiale fotografico, in preparazione al viaggio d’istruzione in Bosnia come esperienza ed esempio di turismo responsabile. Il secondo percorso consiste nel viaggio in Bosnia, della durata di cinque giorni, attraverso il quale gli studenti hanno la possibilità di vivere concretamente i luoghi finora letti ed ascoltati, incontrano testimoni, operatori della cooperazione internazionale e visitano ai principali luoghi d’interesse di Sarajevo, Mostar e Srebrenica.

      Con notevole soddisfazione dei membri dell’Associazione Lutva il progetto sta riscuotendo in questi anni un notevole successo e molte sono le scuole che hanno finora desiderato aderirvi: il Liceo Artistico Mengaroni e il Liceo Scientifico Marconi di Pesaro, il Liceo Scientifico di Sassocorvaro, il Liceo Classico e delle Scienze Umane Mamiani e l’Istituto Tecnico per Geometri Genga di Pesaro, il Liceo artistico Apolloni e il Liceo delle Scienze Umane Nolfi di Fano con un coinvolgimento finora di circa 500 studenti. Per contatti: associazione.lutva@gmail.com  – www.lutva.org – tel: 338/4976117 Se pensate che quello che facciamo possa e debba essere sostenuto, vi invitiamo in sede di denuncia dei redditi ad inserire nell’apposito spazio, il Codice Fiscale dell’Associazione Lutva 90036510411. Grazie!

      Claudia Moschini

       

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