
Dal 27 giugno al 1° luglio si è felicemente rinnovata, per le delegazioni delle comunità parrocchiali del Centro Storico di Pesaro (Duomo, S. Giuseppe e S. Lucia ) e di S. Maria Regina, in Borgo S. Maria, la ricca esperienza della visita alle comunità ortodosse della città di Resita, in Romania, con le quali, già da diversi anni, si è stabilito un contatto amichevole orientato al gemellaggio ecumenico. Questa visita si è caricata di una prospettiva ulteriore : infatti erano presenti anche due assessori del nostro Comune di Pesaro (Marco Signoretti e Gerardo Corraducci) allo scopo di avviare i primi passi di un dialogo con le autorità civili di Resita, in vista di un eventuale, auspicabile gemellaggio civile. Il motivo immediato di questa visita in Romania è stato l’invito affettuoso a partecipare alla festa dei Santi Pietro e Paolo (29 giugno), Patroni della città di Resita e, in particolare, della Parrocchia a loro intitolata e alla quale le Parrocchie dell’Unità Centro di Pesaro sono legate da alcuni anni.
Sono state giornate dense di incontri e di esperienze di grande spessore umano e spirituale e ben promettenti in ordine al consolidamento del dialogo ecumenico e della collaborazione a vari livelli. A cominciare dal piacevolissimo incontro con lo ‘squisito’ vescovo Lucian, pastore di Caransebes (Diocesi in cui si trova Resita ) che ci ha accolti con commovente amabilità e ci ha incoraggiati a compiere passi sempre più decisi nel cammino dell’amicizia e del confronto fraterno. Molto interessante anche l’incontro con il sindaco di Resita, Mihai Stepanescu, che ha manifestato ai nostri assessori grande disponibilità ad iniziare un percorso di collaborazione, senza escludere un eventuale gemellaggio tra le città. A conferma di questa intenzione il sindaco Stepanescu ha accettato l’invito, rivoltogli dagli assessori, a visitare Pesaro nel prossimo mese di agosto, in coincidenza con il Meeting Ecumenico dei giovani a Loreto, al quale partecipano diversi giovani di Resita. Senza dubbio un bel segno, questo, del desiderio di ‘accorciare le distanze’ di ogni tipo per poter camminare insieme, in unità di valori e di ideali.
PER LEGGERE TUTTO L’ARTICOLO: consultare l’edizione cartacea del Nuovo Amico n. 26 del 15/7/2012