La prestigiosa ditta organaria “Inzoli-Bonizzi” di Crema opererà il corposo intervento a beneficio del prezioso e storico strumento la cui struttura originaria risale al 1801, realizzata da Gaetano Callido
Alcuni giorni fa hanno preso avvio i lavori di restauro all’organo ‘Callido-Giudici-Girotto 1801-1894-1981’ della Basilica Cattedrale di Urbino. I tre nomi e le tre date si riferiscono al primo costruttore, che l’ha realizzato nel 1801, e ai due organari che l’hanno poi modificato successivamente. Da tempo inutilizzabile per quanto riguarda le canne a causa di numerosi danneggiamenti subiti nel corso del tempo, aggravatisi per le conseguenze dei terremoti degli ultimi decenni, l’organo sarà ora restaurato dalla prestigiosa Ditta Inzoli Cav. Pacifico e Figli di Bonizzi Ettore Claudio e C. s.n.c. di Crema, già autrice di restauri di organi monumentali in ambito nazionale ed internazionale. Negli ultimi anni infatti, la tastiera era stata collegata digitalmente agli amplificatori con un suono sintetico.
Storia. L’antica cattedrale possedeva un organo fin dal 1400, sostituito per ben tre volte nel corso dei secoli con strumenti più aggiornati, che sono poi andati perduti. Lo strumento attuale, costruito da Silvano Girotto con i figli Alessandro e Marcello nel 1981, ingloba il materiale fonico dell’ultimo di questi antichi organi, quello costruito da Gaetano Callido nel 1801, ma anche pezzi del successivo ‘Luigi Giudici – 1894’. L’intervento di restauro, che durerà circa un anno, sarà integrale e volto a recuperare le caratteristiche tecniche, funzionali e foniche dello strumento, rispettandone le parti originali e ricostruendo quelle mancanti con l’impiego di materiali, misure e tecniche conformi a quelli utilizzati in origine. Per permettere una corretta diffusione sonora, il recitativo e il pedale “femminile” saranno spostati nella cantoria del transetto sinistro.
Lavori. L’importante lavoro di restauro, che restituirà alla chiesa e alla città un organo in grado di accompagnare le solenni liturgie della Cattedrale e di tenere concerti di alto livello è stato accolto con soddisfazione dall’Arcivescovo Mons. Sandro Salvucci ed è stato promosso dall’Ufficio Arte Sacra e Beni Culturali diocesano, diretto dal Vicario Episcopale per la Cultura e l’Arte Mons. Davide Tonti, in sinergia con l’Ufficio Economato. Il restauro sarà possibile grazie all’Ente Chiesa Cattedrale di Urbino, proprietaria dello strumento, e ad un importante contributo dei fondi 8xmille della Chiesa Cattolica, riservati ai beni culturali ecclesiastici.
Ampliamento. A completamento dell’intervento, lo strumento verrà accresciuto con l’aggiunta di un nuovo corpo d’organo che sarà posizionato sulla cantoria del lato sinistro del presbiterio e che consentirà un suono più ampio in armonia con l’ampiezza della Basilica. Un ringraziamento particolare al Vicario Generale don Daniele Brivio e a Lorenzo Antinori, maestro di cappella e organista della Basilica Cattedrale, che hanno collaborato e messo a disposizione le loro competenze per la stesura delle pratiche necessarie per l’ottenimento del contributo 8xmille.