Il Santuario del Sacro Cuore di Ca’ Staccolo in questi giorni si trova al centro della vita di fede della nostra Città, dell’Arcidiocesi e – nel segno di un cammino di comunione sempre più profondo e proficuo – anche dell’intera Metropolia. Tante sono infatti le iniziative e gli appuntamenti legati alla solennità del Sacro Cuore, nella quale trova grande risalto la preghiera per la santificazione dei sacerdoti, nella giornata loro dedicata, fin dal 1995, per una lungimirante intuizione di san Giovanni Paolo II. È una promessa del Signore: «Vi darò pastori secondo il mio cuore, i quali vi guideranno con scienza e intelligenza» (Ger 3,15). E, proprio venerdì si celebra il giubileo dei sacerdoti.
La settimana si era aperta domenica con la grande solennità del Corpus Domini (Mistero della fede!) e le nostre comunità – come sempre – hanno dato il loro meglio nella liturgia e nella devozione all’Eucaristia con la processione per le vie di paesi e città e, soprattutto, nell’impreziosire il percorso con le tradizionali “infiorate”: non solo tradizione e folklore, ma soprattutto affetto verso il Signore che desidera con tutto il cuore entrare nella nostra vita, passando attraverso le nostre vie. Ed il pensiero va al libro dell’Apocalisse dove il Cristo risorto quasi confida all’apostolo: «Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me» (3,20).
E, sempre San Giovanni Paolo II, 11 giugno 1999 a Varsavia pronunciò una vibrante omelia sul Sacro Cuore che merita di essere riportata alla memoria: «Nel Cuore di Cristo è viva l’azione dello Spirito Santo, a cui Gesù ha attribuito l’ispirazione della sua missione e di cui aveva nell’Ultima Cena promesso l’invio. È lo Spirito che aiuta a cogliere la ricchezza del segno del costato trafitto di Cristo, dal quale è scaturita la Chiesa. “La Chiesa, infatti – come ebbe a scrivere Paolo VI – è nata dal Cuore aperto del Redentore e da quel Cuore riceve alimento, giacché Cristo “ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola per mezzo del lavacro dell’acqua accompagnato dalla parola”. Per mezzo poi dello Spirito Santo, l’amore che pervade il Cuore di Gesù si diffonde nel cuore degli uomini e li muove all’adorazione delle sue “imperscrutabili ricchezze” e alla supplica filiale e fidente verso il Padre, attraverso il Risorto, “sempre vivo per intercedere per noi”».