Da trentacinque anni nell’estate dell’Azione Cattolica della diocesi arriva puntuale l’appuntamento del campo educatori ACR e animatori ACG, che seppure con formule, persone e luoghi diversi, continua a rappresentare una tappa importante. Un’esperienza che si propone come uno spazio dedicato alla formazione nel senso più ampio del termine, abbracciando più dimensioni e cercando di trovare la giusta misura per ciascuno, dai più giovani che si affacciano ad un servizio nelle parrocchie, a quelli che hanno un’esperienza più consolidata.
Sotto a chi tocca. Quest’anno dal 16 al 20 agosto a Spicello Sotto a chi Tocca Talitàkum, per cominciare a snocciolare il tema e le attenzioni che accompagneranno il cammino proposto dall’AC il prossimo anno, con al centro il prendersi cura, a partire dal Vangelo di Marco al capitolo 5,21-43. Un intreccio di due racconti, in cui Gesù viene “toccato” dalla donna e “tocca” a sua volta la fanciulla, figlia di Giàiro, prendendole la mano. Un Vangelo che evoca, oltre alla guarigione, un desiderio di incontro, una riduzione delle distanze, un recupero della gioia di vivere.
Prendersi cura. Si inizierà con un laboratorio interattivo per essere toccati o farsi toccare, con l’intento di entrare nella disposizione di essere “intercettati”, aprirsi, coinvolgersi, per proseguire poi il giorno successivo toccati nel cuore in ascolto della Parola, aiutati da don Andrea Franceschini in un percorso sul brano evangelico. Venerdì, mi tocca sarà dedicato alla declinazione del prendersi cura di sé e degli altri, in una piccola tavola rotonda, la mattina, con don Steven Carboni e Daniela Giuliani, e nei laboratori di approfondimento e confronto, il pomeriggio. La bussola è quella dell’approccio integrale suggerito dalla Laudato Sii: cura della propria persona nella dimensione fisica, umana e spiri tuale e delle proprie relazioni a livello interpersonale, educativo, con il creato e nei rapporti di giustizia. Sabato Tocca a noi è una giornata aperta anche a tutti i referenti associativi delle varie parrocchie e al consiglio diocesano in vista del rinnovo di tutti gli incarichi del prossimo anno, con un approfondimento sul tema dell’AC oggi: di chi si prende cura e come avene cura.
Conclusioni. Domenica Adesso tocca a me! con le conclusioni e l’impegno per la strada da percorrere ancora insieme.
Nelle giornate, con i contenuti, si vivono liturgie, giochi, fraternità, scoperta di un territorio, reti di relazioni buone che si consolidano e danno un volto concreto alla nostra Chiesa diocesana, con l’obiettivo di generare “dal basso” processi di vita buona, a servizio del Vangelo.
La proposta è quella di una partecipazione all’intera esperienza, ma si può partecipare anche ad una o più giornate, con l’obbligo di prenotare per potersi organizzare al meglio.