Negli ultimi tre anni, a più riprese è stata usata su queste pagine l’espressione “e il Sinodo continua” ed indicare le tappe raggiunte di vota in volta dai lavori sinodali. Oggi, questa frase diventa quanto mai reale, concreta e per nulla retorica.
Nei locali della vecchia chiesa di Ca’ Staccolo lunedì 20 marzo l’Arcivescovo ha infatti convocato referenti e vice-referenti del Sinodo per conoscere dalla viva voce dei responsabili delle 7 commissioni lo status dei lavori che ha concluso la parte del discernimento con la pubblicazione dei “Documenti sperimentali”, consegnati da mons. Giovanni Tani proprio al nuovo Pastore della nostra Chiesa al termine della messa dell’ingresso, il 5 marzo scorso. Come ha ricordato don Daniele Brivio, in quell’atto di consegna stava la conclusione del sinodo. Sarebbe spettato al nuovo arcivescovo decidere se continuarlo o archiviarlo. La riunione svoltasi a Ca’ Staccolo, ha – di fatto – dato avvio ad una nuova fase dei lavori sinodali, quella del discernimento delle Unità Pastorali verso la sperimentazione, come puntualmente recita il sottotitolo del documento sinodale succitato.
Mons. Salvucci ha ascoltato con attenzione gli interventi dei presenti, voci delle sette commissioni ed ha sottolineato come trama comune sia chiaramente la passione per la Chiesa, per la Chiesa locale, che si concretizza nelle singole Unità Pastorali che formano, legate ed amalgamate dallo Spirito Santo, la nostra Arcidiocesi di Urbino – Urbania – Sant’Angelo in Vado. A conclusione della serata, caratterizzata da un clima informale, sereno e animato da profonda comunione, l’Arcivescovo ha usato parole chiare ed inequivocabili: «Entro in una realtà di Chiesa che ha già camminato e mi metto in cammino con voi».
Concretamente, quali passi si aprono per la nostra Chiesa? Occorre ora mettere in pratica nelle Unità Pastorali quanto le commissioni sinodali hanno posto a tema nei lavori: criticità, potenzialità nuove modalità. Nelle prossime settimane (ormai dopo pasqua) i facilitatori sinodali si porteranno nelle Unità Pastorali dove incontreranno i Consigli di Unità, spiegheranno la sintesi dei lavori e proporranno di iniziare, con l’avvio del nuovo Anno Pastorale la sperimentazione in uno o più ambiti: liturgia, catechesi, ministerialità, giovani e famiglia, missionarietà e mondo del lavoro, cultura.
L’impegno che ci sta davanti non preoccupa, dal momento che avverrà ancora una volta (come sempre) al soffio dello Spirito.