Quando in passato si disquisiva sul concetto di nostalgia si portava ad esempio quella particolarmente accesa degli urbinati extramuros. Non si sospettava che anche molti studenti universitari, residenti di passaggio, fossero a loro volta vittime della “saudade” urbinate.
Urbino nel cuore. E’ bastato un invito su ‘Facebook’ ad aprire il cuore ai ricordi perché una pioggia di “amarcord” inondasse il sito con aneddoti, foto e video della loro vita trascorsa in città: 3.200 ‘fans’ nel giro di pochi giorni. In evidenza pregi e difetti di Urbino, ma in maggioranza sono stati i ricordi colorati di rosa a dominare che, lo si è intuito, prevalgono di intensità col passare dell’età. Ha scritto Giorgio Faletti che “i ricordi hanno bisogno di molto tempo per sparire. Ma gli basta un nulla per riaffiorare. Una voce, un’immagine, un profumo, un odore”.
In tanti ritornano. L’obiettivo era quello di fare incontrare tutte le persone che, in qualsiasi momento della loro vita, avessero avuto rapporti con la patria dei Montefeltro. Omar, che in città vi è tornato dopo moltissimi anni, scrive: “Eccomi a Urbino: un’emozione unica! Io mi trovavo qui dal 1997 al 2001 dove frequentavo l’isef…”. Pubblica un foto della città antica e Ylenia risponde: “Nel rivedere quei luoghi meravigliosi suscita in me ricordi indelebili che porterò nel cuore…”. Antonello fa fare un tuffo negli anni ’80. “In quel periodo – dice – si parcheggiava addirittura in piazza della Repubblica e i colleges erano stati appena terminati, le stanze avevano l’odore tipico del legno nuovo…”. Sergio, invece, se la cava con una battuta: “Io alloggiavo in via Giro dei Debitori e su rimasto cu li debiti…”. Nel vedere la fontana nella piazza centrale Egidio rimembra: ”Quanta gente ci ho buttato in quella fontana…ma ero sotto l’effetto della sbornia”. Roberta e Cinzia inneggiano alla crescia sfogliata, mentre Daniele, che aveva sempre pochi soldi in tasca, aggiunge: “Io ed altri amici mangiavamo alla mensa da noi chiamata ‘Porkin’s house’”. Il treno. Carlo Alberto ha un “souvenir” anche per la ferrovia Urbino-Pesaro: “Ho preso il treno nel 1984, dopo tre anni è stato soppresso. Che nostalgia!”. Sottolinea Lulù: “Sei il mio passato ma inevitabilmente anche il mio presente…Sono ciò che sono grazie a ciò che mi hai dato…Urbino per sempre…Urbino nel cuore…”. Il 6 novembre scorso Federico ha così gioito: “Dopo 22 anni ho rivisto Urbino, un tuffo nei ricordi con mio figlio…”. Pieno di nostalgia è anche il flash di Rita:” La mia laurea è del 1972 ma i sentimenti provati e i ricordi sono immutati”. Esulta Diego: “Gli anni ’90 sono stati straordinari…quanto fermento di vita!”.
Il dessert, a questo punto, ce lo offre un aforisma di Roberto Gervaso: “Quando penso al passato gli occhi mi si illuminano di lacrime”.