“La casa della comunità: Una grande sfida, un grande progetto, per un grande obiettivo collettivo! Un sogno che giorno dopo giorno sta diventando vera e concreta realtà! Per essere pienamente realizzato questo sogno richiede l’energia, l’entusiasmo, la collaborazione e soprattutto la condivisione di tutti!”. Proseguono a pieno ritmo, grazie anche alla generosità dei parrocchiani che, anche durante le feste natalizie hanno risposto sempre in maniera numerosa e generosa e ad un importante finanziamento della CEI con l’8 per 1000, i lavori per la costruzione della casa della comunità della parrocchia San Paolo Apostolo al Vallato. Una casa che sarà, come dice la parola stessa, aperta a tutti, una casa dove ognuno potrà sentirsi “a casa”. Una grande sfida, un grande progetto, per un grande obiettivo collettivo che sta diventando realtà. Abbiamo chiesto Fabio Ceccarelli, architetto progettista e direttore dei lavori, di spiegarci nel dettaglio questo sogno che si realizza per la comunità di San Paolo Apostolo al Vallato.
A che punto sono i lavori?
I lavori sono in fase di ultimazione. Sono già stati realizzati i pavimenti al piano terra e, nel giro di una settimana, saranno finiti al piano superiore e completati i rivestimenti dei bagni. La struttura interna in gran parte è stata tinteggiata, mancano alcune riprese e la mano finale. Poi si passerà a completare gli impianti tecnologici. Esternamente mancano i sottofondo dei marciapiedi e la relativa pavimentazione e tutte le sistemazioni esterne.
Quando orientativamente potrà essere operativa?
La struttura dovrebbe essere operativa, a tutti gli effetti, dal mese di giugno. Puntiamo a inaugurarla nel mese di giugno in occasione della Festa del Santo Patrono, ma, secondo me, i lavori termineranno prima.
Alcune note tecniche relative alla struttura?
La struttura è costituita da un salone , quattro sale per catechismo, una centrale termica ed un ripostiglio al piano terra mentre al piano superiore trovano spazio quattro aule. Sia il piano terra che il piano primo sono serviti da bagni senza barriere architettoniche. Il raccordo tra i due piani è garantito da una scala con accesso esterno e da un ascensore .