Martedì 20 dicembre – “Un pranzo d’amore” è il titolo della giornata offerta ai detenuti della casa circondariale di Villa Fastiggi a Pesaro, e come in ogni pranzo che si rispetti, ci sono differenti portate, ciascuna con diversi ingredienti che insieme danno corpo a un sapore, a un’emozione. L’amarezza delle vite di chi sta scontando una pena s’incontra in un abbraccio con la dolcezza dei volontari che non giudicano ma accompagnano, portando nei cuori di tutti i presenti la sapidità della misericordia di Gesù: “Gustate e vedete com’è buono il Signore (Salmo 33)”.
L’evento, promosso da Prison Fellowship (www.prisonfellowshipitalia.it), dal Rinnovamento nello Spirito Santo, si sviluppa in 21 carceri italiane (di cui 3 istituti minorili), 25 chef, 6000 pasti distribuiti, 600 volontari, artisti di grande spessore e imprenditori che hanno creduto e credono nel progetto.
L’apertura della festa non poteva non essere lasciata che a Teresa Toni, quotidianamente impegnata nel portare luce e speranza tra queste mura che non solo separano dal mondo esterno, ma che causano spesso divisione anche nei cuori.
Una speranza a cui fa eco l’arcivescovo Sandro Salvucci, l’amico del carcere, che abbraccia tutti i presenti con un’esortazione vivace e spontanea riducendo istantaneamente ogni distanza: “Sono venuto qua con un pensiero: se Gesù è venuto a portare la luce nel mondo, questo è ancora più vero qui, in questo posto, nella gattabuia. Se ognuno di voi facesse spazio nel cuore, potreste avere più luce di chi si riempie di luci fuori da qui perché ciò che fa la differenza è la Sorgente della luce, Gesù.” E conclude il saluto con “l’augurio che il Natale sia per voi una cascata di luce per vivere qui nel calore e nella speranza, vincendo il freddo di queste mura”.
Beatrice Bocci e Alessandro Greco, affezionatissimi alla nostra città e al servizio nelle carceri, hanno presentato magistralmente uno spettacolo dove si sono alternati il canto di una giovanissima e promettente Rebecca Pecoriello (accompagnata dal padre Pierpaolo) e l’esilarante stand-up comedy del noto comico di Zelig Paolo Migone.
I saluti finali della direttrice Dott. Armanda Rossi, uniti a quelli del cappellano del carcere padre Francesco Acquabona, della benefattrice Alessandra Parpajola, hanno fatto cornice alla testimonianza di due detenuti: “la Forza di Dio unisce i propositi, non solo le persone.”
Si ringraziano Biesse Group, Clementoni, Rotary Club, lo chef Marco Sorbini, chi lavora quotidianamente nelle carceri e tutti i volontari.