Lo scorso fine settimana l’Arcivescovo alla presenza della comunità e delle autorità ha inaugurato la struttura la cui realizzazione, a vantaggio dei ragazzi della parrocchia e dell’intera unità pastorale del Foglia, era nel cuore e nelle intenzioni da molti anni .
La comunità parrocchiale di San Giorgio in Foglia ha vissuto due giorni di vera grazia sabato 15 e domenica 16 ottobre: è stato inaugurato l’Oratorio Santa Famiglia, un’opera iniziata a Febbraio 2020 con la posa della prima pietra. E’ doveroso riavvolgere il nastro di questa fantastica storia e tornare al 2014 quando, una piccola delegazione guidata dal parroco don Daniele Brivio partì alla volta di Roma, diretta all’ufficio per la nuova edilizia di culto della CEI con un obiettivo molto chiaro, dimostrare che quella piccola comunità di 1200 anime aveva bisogno di uno spazio mai avuto prima. Oggi questo sogno è diventato realtà.
Sabato. Il nostro arcivescovo mons. Giovanni Tani, alla presenza delle autorità civili e religiose e di tutta la comunità, ha tagliato il nastro tricolore e benedetto gli spazi, ognuno dedicato ad un santo o beato. Ha poi ricordato che ora serve l’impegno di tutti perché l’oratorio diventi una casa aperta ad accogliere e trampolino di lancio soprattutto per i nostri ragazzi. La giornata è proseguita con la tavola rotonda dal titolo “Oratorio comunità educante” dove i vari relatori, ognuno con la propria specificità, si sono confrontati sulla sfida educativa dell’oratorio. Oratorio in primis come luogo di persone dove ognuno è accolto per la propria unicità e i propri talenti. Guidati dal moderatore don Antonino Maluccio, don Daniele Brivio e don Giuseppe Fabbrini hanno evidenziato l’azione evangelizzante dell’oratorio, l’inclusione, il cambiare il normale per riuscire a plasmare ogni ragazzo; Serena ed Andrea hanno portato la testimonianza di famiglia che abita e vive l’oratorio “Don Bosco” a Ginestreto; Elena Pazzaglia psicologa e Monia Grilli insegnante hanno ribadito l’importanza di mettersi in ascolto, hanno definito l’oratorio come radici che sostengono l’albero della vita i cui rami sono le tante peculiarità di ogni ragazzo; nelle parole di Chiara, una giovane della pastorale giovanile di Urbino è emersa la bellezza di avere sempre qualcuno che c’è anche quando ti senti solo; infine è intervenuta Sabrina Badioli, referente ANSPI, l’associazione a cui si è affiliato l’oratorio. La serata si è conclusa in allegria con il ballo.
Domenica. La comunità si è nuovamente riunita domenica 16 ottobre. I ragazzi del catechismo hanno con gioia ed allegria animato la messa in modo speciale, muniti degli strumenti più vari hanno cantato guidati da Maura, giunta da Desenzano del Garda per portare una ventata di gioiosa spiritualità. Mons. Tani, facendo sue le parole della prima lettura, ha ricordato che la parola oratorio significa preghiera, non demordere mai, come fece Mosè per sconfiggere Amalek, rivolgendosi sempre a Dio, al mattino per affidarsi e alla sera per ringraziare. Oratorio è anche festa, e dopo aver pranzato insieme, il pomeriggio è stato allietato da diversi eventi, tra i quali la visita di alcuni ragazzi dell’oratorio di Ginestreto. Che dire di più, sono stati due giorni ricchi di scambi e confronti tra varie realtà, la bellezza dello stare insieme abbattendo i confini che a volte creiamo nelle nostre Comunità. Un ringraziamento speciale all’ex parroco don Daniele che ha creduto subito nell’oratorio già dal suo insediamento in parrocchia nel 2008, e un grande augurio al nuovo parroco don Matteo per la missione speciale che lo attende.