Domenica 23 ottobre, nella parrocchia di Santa Maria Goretti a Sant’Orso per la Vicaria di Fano, nella parrocchia Santa Croce di Calcinelli per la Vicaria del Metauro e nella chiesa di Sant’Agostino per la Vicaria di Fossombrone, è stato consegnato il mandato ai catechisti e agli operatori pastorali nel secondo anno del Cammino Sinodale. I vicari, durante la consegna, hanno letto quanto il Vescovo Armando ha scritto in occasione di questa giornata. “In questi anni – ha sottolineato il Vescovo – abbiamo però capito che per evangelizzare occorre anche crescere nel senso e nella pratica della vita comunitaria. In quel senso profondo di comunità, di famiglia che ha come fondamento il Signore Gesù; in quel senso ecclesiale di appartenenza a un popolo unito – ministri ordinati e laici – da una comune vocazione, un comune dono di grazia e una comune responsabilità in ordine alla evangelizzazione, che è la missione fondamentale della Chiesa.
Missione. In tema di Missione – ha proseguito – non possiamo dimenticare il “cammino sinodale della Chiesa italiana” che, nell’anno pastorale 2022-2023, prevede un approfondimento della fase di “ascolto” iniziata nel precedente anno pastorale: la vita di ogni uomo e donna è preziosa e ha qualcosa di significativo da offrire. In particolare, voglio rivolgere a tutte le comunità cristiane un invito a “mettersi in ascolto” delle vite di tanti uomini e donne e del loro “camminare insieme” con le Chiese-comunità che sono chiamati a servire: sono vite che hanno tante cose da dirci, sia come testimonianze personali di fede e di servizio all’evangelizzazione, sia come esperienze di Chiese particolari che, nel territorio, si impegnano a vivere la sinodalità. Sinodalità grazie alla quale ci si ascolta e si approfondiscono quelle tematiche e problematiche che fanno del nostro essere Chiesa un “cuore che vede” e che progetta una presenza capace di “ascoltare”, “compatire” e “con-sperare” con chi ha smarrito il senso valoriale della vita e lo stesso senso religioso, diventando così “punto di inciampo” per l’edificazione della retta coscienza e della doverosa sensibilità verso quella solidarietà che fa la differenza nel vivere.
Proposta evangelica. La proposta evangelica deve essere sperimentata, prima nella realtà comunitaria e associativa della vita ecclesiale. Ecco l’importanza del discernimento sinodale e poi è bene “attrezzarsi” per essere lievito nel vivere civile, con una conversione all’ascolto di Dio e del prossimo”.
Ascolto. Il Vescovo ha poi messo in evidenza la necessità di un ascolto continuo, da cui derivano le relazioni. “Maria sta seduta ai piedi di Gesù. Maria ci indica la strada da seguire come discepola perché la strada da seguire è una strada che parte da un incontro.Con questa immagine possiamo dire che la Chiesa sinodale è capace di mettersi a nudo e di ascoltare. Parole come: cammino, ascolto, accoglienza, ospitalità, servizio, casa, relazioni, accompagnamento, prossimità, condivisione, sono risuonate continuamente nei gruppi sinodali e hanno disegnato il sogno di una Chiesa come “Casa di Betania” aperta a tutti. Dalle sintesi diocesana emerge con evidenza la necessità di crescere nello stile sinodale e nella cura delle relazioni; di approfondire e integrare il metodo della conversazione spirituale; di continuare l’ascolto anche rispetto ai “mondi” meno coinvolti nel primo anno; di promuovere la corresponsabilità di tutti i battezzati; di snellire le strutture per un annuncio più efficace del Vangelo.