Si è tenuto sabato 10 settembre il Convegno di Bioetica sul tema del “Fine Vita e suicidio assistito”, organizzato da Don Mirco Ambrosini direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale della Salute e dal dottor Giovanni Del Gaiso per i medici Cattolici. Il convegno ha visto la presenza di un folto pubblico e di numerosi medici, interessati al delicato, profondo e controverso tema.
Dopo l’introduzione, sempre sapiente e colta del vescovo Armando, il presidente dell’Ordine dei medici il dottor Paolo Maria Battistini, in qualità di conduttore-moderatore, ha dato la parola al parroco della Cattedrale di Fano, don Giorgio Giovanelli, che ha tenuto una “lectio magistralis” sul dolore e la sofferenza del malato terminale. E’ seguita una altrettanto eccellente relazione dell’allievo del Cardinale Elio Sgreccia, il dottor Andrea Montalbini, che ha approfondito gli aspetti antropologici ed etici del fine vita.
Ippocrate.Il dottor Gino Latini ha proposto un excursus veramente completo a partire da Ippocrate, il padre della medicina, dal paternalismo ippocratico per giungere all’autodeterminazione del paziente, soffermandosi sui periodi bui del nazismo, dell’eugenetica, della selezione della specie e dell’eliminazione dei soggetti disabili, considerate “vite non degne di essere vissute”. La dottoressa Rita D’Urso, che esercita la professione presso l’hospice di Fossombrone, ci ha chiarito tutte le difficoltà che si incontrano nell’assistere i malati terminali che, non potendo più essere sottoposti alle terapie ufficiali, necessitano di cure palliative, terapie del dolore e, soprattutto, del sostegno spirituale costante.
Cure palliative. La dottoressa Cinzia Ceccaroli del servizio legislativo dell’assemblea regionale delle Marche, ha fatto un elenco di leggi nazionali e regionali, sottolineando l’urgenza di apportare maggiori finanziamenti per potenziare la legge 38/2010 sulle cure palliative e gli hospice.
Infine il dottore Giovanni Del Gaiso, illustrando il codice deontologico medico italiano e il giuramento di Ippocrate, ha riportato la sua decennale esperienza nella delegazione medica europea a contatto con i colleghi medici degli Stati membri, sui problemi etici e bioetici dove tuttora esistono profonde e forse insuperabili divergenze di tradizioni culturali. Si ringraziano gli enti patrocinatori, in primis la Fondazione Carifano, l’Ordine dei medici nazionale e di Pesaro, l’Andi e la dentifriceria di Fausto Carubbi e soprattutto il Centro pastorale diocesano per la perfetta collaborazione.