Il Nuovo AmicoIl Nuovo Amico

    Iscriviti alla Newsletter

    Ricevi le ultime notizie creative da Il Nuovo Amico.

      Ultimi articoli

      Uno scambio di doni

      1 Giugno 2023

      Riconoscere lo Spirito che parla a noi

      1 Giugno 2023

      Festa Patronale a Mazzaferro di Urbino

      26 Maggio 2023
      Facebook Twitter Instagram
      Facebook Twitter Instagram YouTube
      Il Nuovo AmicoIl Nuovo Amico
      Leggi il giornale in PDF
      • Primo Piano
      • Chiesa e Mondo
      • Pesaro
      • Fano
      • Urbino
      • Podcast
      • Cultura
      Il Nuovo AmicoIl Nuovo Amico
      Home » Rarità del pavimento del Duomo
      Cultura

      Rarità del pavimento del Duomo

      Redazione di UrbinoDi Redazione di Urbino25 Luglio 20221 commento3 minuti di lettura
      Facebook Twitter WhatsApp LinkedIn Email
      Condividi
      Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

      Le navate del Duomo offrono delle rappresentazioni cubico-poligonali che sembrano una scala verso l’altare

      Un aspetto artisticamente poco conosciuto è quello della decorazione delle navate delle chiese. Le decorazioni marmoree, partendo da lontano, sono state valorizzate attraverso l’opera dei maestri Cosmati, che diedero, nel tempo, una particolare impronta decorativa ai vani delle navate delle chiese cristiane. Moltissimi sono gli edifici religiosi che hanno una decorazione fatta di elementi geometrici e con riferimenti floreali.

      Direzione. La decorazione delle navate della cattedrale di Urbino mostra delle rappresentazioni cubico-poligonali di tre colorazioni marmoree che danno la sensazione di una scala che conduce gradualmente all’altare. Di solito l’andamento decorativo delle varie chiese, almeno in Italia, segue la direzione che porta verso l’altare principale. Il cammino che il fedele compie per giungere all’altare non è tortuoso e lo aiuta a predisporre il suo cuore al pentimento. Le decorazioni cubiche sembrano suggerire al fedele le direzioni a destra e a sinistra con un andamento a sghembo per raggiungere i lati delle navate inferiori, dove sono gli altari minori. La figura cubica ha avuto interpretazioni simboliche remote. Il cosiddetto cubo di Metatron rappresentò l’alchimia e l’ascensione e secondo il pensiero rabbinico, prese il nome dell’Arcangelo, che stava a simboleggiare con la sua energia divina, il fluire della vita stessa data ad ogni creatura. Più chiara appare la simbologia della decorazione al centro del transetto. L’ampia forma circolare, a più cerchi e con decorazioni esterne a triangoli isosceli, in marmo rosso potrebbero suggerire vibrazioni stellari. Indubbiamente questo centro cosmologico può raffigurare l’universo dove i triangoli rossi dirigono flussi di vita spirituale sia al luogo terreno sia al mondo celeste suggerito dalla sovrastante cupola.

      Tarsìe. La rappresentazione tecnica più usata di solito per le decorazioni sui pavimenti è l’opus sectile, (tarsìa di marmo); la decorazione con marmi che venivano tagliati per realizzare rappresentazioni particolari, era già da molto applicata nelle chiese. Dobbiamo anche notare che molti marmi antichi vennero tolti dai monumenti romani per adoperarli poi nei pavimenti delle chiese cristiane. Un impulso notevole per queste decorazioni venne dai maestri Cosmati che procedevano con marmi e porfidi. Questi marmorari romani operarono in diversi luoghi e in varie botteghe, e furono attivi soprattutto tra il XII e il XIII secolo. Da alcune epigrafi si sono potute identificare alcune famiglie di marmorari: i Cosma di Jacopo di Lorenzo che compare nel 1210 o Cosma di Pietro Mellini quest’ultimo attestato nel 1264. I maggiori lavori si hanno a Roma e in varie parti nel Lazio. Dobbiamo anche riferire che ci furono dei precedenti marmorai, i precosmateschi, questi furono favoriti nel tempo da Papa Pasquale II, che commissionò vari lavori agli artisti romani soprattutto al Magister Paolus, che decorò la Basilica di San Clemente, dei Santi Quattro Coronati, la Cattedrale di San Lorenzo, il pavimento della Basilica di San Pietro in Vaticano (circa 1120) e in altre chiese.

      Storia. La Cattedrale di Urbino è stata ricostruita con un rinnovamento architettonico in stile neoclassico da Giuseppe Valadier nel XVIII. La primitiva chiesa fu eretta dal vescovo Beato Mainardo intorno al 1063. Poi nel Quattrocento l’edificio fu ricostruito per volontà di Federico da Montefeltro. Le decorazioni pavimentali delle navate, fatte soprattutto attraverso rappresentazioni di cubi sghembi sono, in definitiva, più uniche che rare.

      Condividi. Facebook Twitter WhatsApp LinkedIn Email

      Articoli Correlati

      Festa Patronale a Mazzaferro di Urbino

      26 Maggio 2023

      Festa di San Crescentino

      26 Maggio 2023

      Madonna del Giro. Moltissimi fedeli a san Giacomo dei Forquini

      26 Maggio 2023

      1 commento

      1. mario borghi il 27 Luglio 2022 9:44

        Nel mio articolo sulle decorazioni
        pavimentali della cattedrale di Urbino, ho tralasciato, per esigenze di spazio redazionale, alcune altre osservazioni. Per esempio quella relativa al.numero degli isosceli che sono 24 ( tre volte otto).
        .Otto è il numero della Madonna ( La tre volte benedetta).
        Ci sono altre osservazioni, ma per il momento mi fermo qui.
        Mario Borghi

        Rispondi

      Lascia un commento Annulla Risposta

      Editoriali

      I sandali e il rispetto – Messaggio di mons. Andreozzi

      14 Maggio 2023

      Atteso oggi il nome del nuovo Vescovo di Fano. Sarà di Fermo

      3 Maggio 2023

      Alla cena dell’Agnello, attraversato il Mar Rosso…

      26 Aprile 2023

      Mons. Sandro Salvucci Arcivescovo di Pesaro e di Urbino, Urbania, Sant’Angelo in Vado

      14 Gennaio 2023
      IL Nuovo Amico settimanale d'informazione Pesaro-Fano-Urbino
      Social
      • Facebook
      • Twitter
      • Instagram
      • YouTube
      Da non perdere

      Giovani promesse alla ribalta: BCC Fano le premia con le borse di studio

      Cultura 11 Aprile 2023

      Il 12 aprile la cerimonia al Teatro della Fortuna con 227 studenti. Nel corso delle…

      Missa pro defunctis di Perosi: a Pesaro prima esecuzione moderna

      28 Ottobre 2022

      A Pesaro la mostra “Tu sei un valore – Le donne di Rose”

      15 Ottobre 2022

      Il Coro San Carlo di Pesaro festeggia 40 anni

      15 Ottobre 2022

      Iscriviti alla Newsletter

      Ricevi le ultime notizie da Il Nuovo Amico.

        Chi Siamo
        Chi Siamo

        Il Nuovo Amico
        Settimanale di informazione Fondato nel 1903
        Diocesi di Pesaro Fano Urbino
        Tel.: +39 0721 64052
        Email: info@ilnuovoamico.it

        Primo Piano

        Due diocesi con un centro: Cristo

        19 Gennaio 2023

        Benedetto XVI – Un grande dono per la Chiesa e per il mondo

        14 Gennaio 2023

        Dio riempie la tua vita

        21 Dicembre 2022
        Nuovi Commenti
        • Fabio su Mostra “Omaggio a Emma Corvo” alla Maddalena
        • Pasquale Casella su In festa per Santa Veronica Giuliani
        • Luciano Di chiara e Marisa su “Argomenti 2000” auspica che il presidente Draghi continui a guidare il governo
        • Giulia Cavallaro su Leonardo Reggiani, una vocazione lunga 40 anni
        Facebook Twitter Instagram
        • CONTATTI
        • STORIA
        • FISC
        • PREMIO VOLPINI
        • Privacy e Cookies

        © 2023 Il Nuovo Amico. Tutti i diritti riservati. | Cooperativa Comunicare, via del Seminario 4 - 61121 Pesaro (PU) tel. 0721 64052 - C.F. 00957520414
        Pellegrinaggi e santuari | in collaborazione con : RossoZingone

        Digita sopra e premi Invio per cercare. Premi Esc per annullare.