L’Ospedale di Santa Maria della Misericordia di Urbino sorgeva lungo via Raffaello e lo si riconosce dal portico rinascimentale dall’ingresso a tre arcate della Chiesa. Il portico ricorda l’architettura del Palazzo Ducale e fa angolo con via Timoteo Viti. Il complesso è quanto rimane di quello che era uno dei più estesi edifici urbinati, eretto all’inizio del XV secolo da Francesco Santi detto Papa e da Antonio di Simone. L’antico fabbricato era già stato notevolmente ingrandito per iniziativa dei papi Eugenio IV, l’origine dell’istituto si potrebbe collegare con la omonima confraternita della Misericordia esistente a Pian del Mercato fin dal 1333, sull’area poi occupata dal nuovo Palazzo Albani. Il complesso attuale comprende anche l’ex chiesa di Santa Maria della Misericordia, ultimo
resto dell’ospedale dell’omonima Fraternita, di estese dimensioni, sorto nel XV secolo. L’ospedale vi rimase fino agl’inizi del XX secolo, quando fu trasferito nell’ex monastero di Santa Chiara. Si tratta di uno dei complessi architettonici più grandi della città antica, anche perché comprende due storici edifici, l’ex Casa delle Esposte e parte dell’ex Ospedale di Santa Maria della Misericordia. L’Ex Casa delle Esposte, costruita verso la fine del XVIII secolo, su progetto dell’architetto urbinate Giuseppe Tosi, per ospitare la Fraternita di Santa Maria della Misericordia che aveva la sua sede in Pian di Mercato, fin dal XIV secolo, sull’area dell’odierno Palazzo Albani, il progetto non fu interamente realizzato. Nei decenni successivi fu soggetto a diversi cambi di destinazione d’uso ed a diverse ristrutturazioni. Sul finire del XIX secolo, divenne prima Riformatorio e poi Casa di Correzione. Quest’ultima destinazione rimase fino alla fine degli anni Settanta, quando vi fu trasferito il Palazzo di Giustizia da Palazzo Mauruzi-Gherardi.
Di Manuela Braconi