Un cammino comune di sacerdoti e laici che da un anno si incontrano per ascoltare con il cuore e dialogare per un nuovo annuncio evangelico.
Il percorso sinodale della nostra Arcidiocesi sta per tagliare il traguardo del primo anno di attività. Un cammino di conversione finalizzato non tanto ad elaborare documenti o migliorare semplicemente alcune forme organizzative, ma fare un’esperienza nuova, recuperando un itinerario comune, durante il quale apprezzare e rallegrarsi dei doni di ciascuno che diventano di tutti. Siamo sulla stessa barca e andiamo verso lo stesso porto. Un ritorno al discernimento, alla riflessione, alla relazione, alla prossimità, al dialogo e a nuove forme di vicinanza e solidarietà.
Ascoltare. Un ritorno ad ascoltare con il cuore, ovvero a cogliere il buono che c’è nella vita di ciascuno. Tutti abbiamo un cuore che anela ad avere risposte al desiderio di pienezza e felicità. Sorretti dall’azione dello Spirito sono stati gettati alcuni semi al fine di riscoprire la freschezza dell’annuncio evangelico, da parte di una Chiesa viva ed aperta a recuperare l’importanza del ruolo dei laici, non più considerati come semplici collaboratori, bensì corresponsabili nelle scelte e nella realizzazione delle diverse attività pastorali. Sono emerse anche difficoltà ed abitudini che rallentano il passo e non sempre sono facili da superare, come “il si è sempre fatto così”. Dopo i primi incontri a livello assembleare, presieduti dall’Arcivescovo, segno di Cristo pastore, nei quali sono state presentate le linee guida delle varie tappe del cammino sinodale, i lavori sono stati suddivisi in determinate tematiche e affidati a specifiche commissioni. Lavori che devono essere sorretti da una convinta partecipazione, da una vera comunione e tendere al volto missionario della Chiesa.
Pastorale rinnovata. I componenti della prima Commissione, composta da sacerdoti e laici, si sono soffermati sul rinnovo della pastorale all’interno dell’arcidiocesi e nelle varie realtà che la formano: parrocchie, Unità Pastorali, Comunità religiose, Confraternite, Movimenti, Associazioni. Non più il vecchio paradigma di una Chiesa autoreferenziale e chiusa in se stessa, bensì una comunità in un cammino di conversione per essere luce e sale per tutti coloro che non conoscono Cristo. ovvero riscoprire il volto missionario delle varie realtà ecclesiali. Una pastorale aperta per una Chiesa in “uscita” per andare incontro a tutti coloro ai quali Gesù offre la sua amicizia. Nei vari incontri, dopo l’invocazione dello Spirito, letture bibliche o passi degli Atti degli Apostoli, sono stati oggetto di ascolto e di discernimento individuale, sottolineando quei passaggi che hanno suscitato sensazioni ed emozioni, per poi condividerli insieme. Ritrovarsi insieme per beneficiare dei carismi di ciascuno ed agire con più corresponsabilità, in modo che la Chiesa non venga vista come riservata a pochi. Sono emersi tanti aspetti che sono stati di arricchimento vicendevole, a cominciare dalla cura delle relazioni per sentirsi appartenenti alla comunità. Un cammino ancora lungo che necessita di tanta umiltà, conversione e amore, per sognare una Chiesa che non sia soltanto organizzazione o territorio, ma una comunità, una famiglia, attratta dalla persona di Gesù Cristo che sprigiona pienezza di vita, che non giudica, ma perdona e accompagna. Una fraternità che fascia le ferite ed accoglie le fatiche di ognuno senza pregiudizio, al fine di raccontare e testimoniare l’incontro con il Signore.