Urbino. «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui ». E’ questa la promessa fatta da Gesù agli Apostoli. E’ chiamato anche Paraclito, Consolatore, Difensore, Avvocato, Colui che sta accanto, Spirito di verità che rende presente il Suo insegnamento. Egli ispira, lascia il segno, tocca interiormente e, se gli si apre la porta introduce all’intimità con Dio. Ci educa ad un processo di diminuzione della nostra centralità per dare spazio all’amore di Dio, però da soli non ci riusciamo, pertanto ecco l’offerta di questo dono. Non viene nei momenti di bisogno ma li precede, non ripete le cose del passato ma annuncia quelle future, ovvero nella dinamica della vita comunitaria di fronte a nuove esigenze, lo Spirito per il bene dell’uomo, non gli dà risposte vecchie ma é capace di offrire sempre nuove soluzioni. La vita cristiana non è il compimento di una serie di doveri, norme o prescrizioni, bensì una relazione continuata con il Signore. Ci parla da vicino dandoci la Verità perché non parla da se stesso, ma di un altro che è Amore; l’Amore non si interessa dei fatti propri ma di quelli dell’altro. E’ come l’innamorato che non smette mai di parlare della donna che ama. L’Amore parla dell’amato, parla del Padre, parla di Cristo e della loro relazione. Ci chiede di svuotarci per mettere al centro l’altro. Questo è il tempo che abbiamo davanti; a questo siamo tutti chiamati. Il Paraclito spinge anche noi a diventare consolatori, facendoci prossimi agli altri. Così pure all’unità, alla concordia e a mettere Dio prima del nostro io. Lo Spirito è la presenza di Gesù operante nei credenti che vengono introdotti nella relazione sempre nuova e filiale con il Padre. «Nella vita», ha detto padre Luca Gabrielli, «spesso cerchiamo tante cose inutili, anzi dannoses, tutte cose materiali nel tentativo di riempire il vuoto che abbiamo, e non ci accorgiamo di avere bisogno di una sola cosa, ossia di Dio e del dono dello Spirito Santo che, visitandoci ci trasforma e ci porta ad esprimere nelle nostre attività, quell’amore che ci ha donato. Tutte cose che ci fanno diventare persone libere e consacrate nella verità». E ancora: «se l’agire dell’uomo è lasciato senza Dio tende ad azioni istintuali, mentre la presenza dello Spirito eleva la sua umanitài», ha concluso il parroco.
A cura di Giuseppe Magnanelli