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      Home » Antida la santa della “Carità”
      Urbino

      Antida la santa della “Carità”

      Redazione di UrbinoDi Redazione di Urbino22 Giugno 2022Nessun commento3 minuti di lettura
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      Nata nel 1765 a Sancey-le-Long (Francia), ha vissuto gli anni della Rivoluzione francese per poi trasferirsi a Napoli e dirigere un ospedale

      Nelle scorse settimane è stata celebrata la festa di Santa Giovanna Antida Thouret, fondatrice delle Congregazioni “Suore della Carità”. A Urbino esiste un’antica tradizione di devozione nei confronti della Santa ed è presente l’Istituto di Santa Felicita dove risiedono le Suore della Carità di santa Giovanna Antida che dispongono di un Pensionato Universitario, che ospita ragazze frequentanti l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”. La Comunità delle suore è attiva nel sostegno alle studentesse nei loro diversi bisogni materiali e spirituali. Fino a qualche anno fa l’Istituto gestiva un asilo d’infanzia che era molto frequentato e che ad un certo momento è stato inopinatamente chiuso. Prima ancora c’era anche una scuola elementare frequentata parimenti da molti ragazzi e ragazze di Urbino e dei dintorni. È importante ricordare la figura di questa Santa che a Urbino gode di particolare venerazione.

      Vita. Il periodo da lei vissuto tra Settecento e Ottocento fu colmo di tragici avvenimenti. Durante la Rivoluzione francese vennero chiusi i conventi e le case religiose. Nel 1782 fu istituito un governo detto “giacobino”, un movimento ideologico estremamente anticlericale. Giovanna nasce il 27 novembre 1765 a Sancey-le-Long (Francia). In questo contesto Giovanna emerge con le sue qualità di donna risoluta, attiva, capace, intelligente e colma di accesa serenità che la conducono a manifestare la carità fatta con discrezione e amore, ma aiutata da una profonda fede ed una accesa speranza. Antida fin da piccolissima sentì una forte vocazione religiosa e a 22 anni entrò nella Compagnia delle Figlie della Carità a Parigi, istituzione fondata da Vincenzo de’ Paoli, fatto poi santo nel 1737. Suor Giovanna Antida Thouret, già in questo primo avvio di lavoro vocazionale, rivolto ai più bisognosi, è capace di anticipare di molti anni quello che diventerà poi il ruolo estremamente importante nelle attività delle Congregazioni delle Suore di Carità.

      Opere. Favorirà, infatti, l’apertura di scuole, di Case di Accoglienza, fonderà le Congregazioni delle Suore di Carità, che saranno via via consolidate per l’assistenza anche notturna a persone che solitamente vivevano per strada per poi aiutarle ad essere inserite con dignità nella società. Giovanna Antida Thouret, proclamata santa da Pio XI il 14 gennaio 1934, ha seguito con eroicità la sua missione e non si è risparmiata nell’offrire il suo aiuto a tutti e nel mettere a rischio, in alcuni casi, anche la sua stessa vita. La sua vocazione la porta a Napoli a dirigere un grande ospedale. Qui muore il 24 agosto del 1826. Altri aspetti importanti sono quelli dedicati alla preghiera e agli esercizi spirituali che permettevano alla santa di raggiungere una straordinaria contemplazione, meditando i doni che Dio ha dato all’umanità. La santa si appoggiava nella sua missione attraverso il sempre più costante colloquio con l’Eterno, con la Vergine Maria e tutti i santi ed è così che è stata aiutata con una preghiera fervente e continua, Santa Giovanna riservava poche ore per il suo riposo, perché sempre più preoccupata di salvare vite umane, non solo in modo materiale, ma spirituale. Moltissime le ore passate in ginocchio davanti al Crocefisso, per chiedere le grazie per le persone in difficoltà; ha ottenuto, per sua intercessione, tantissimi miracoli.

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