Sacro Cuore di Gesù – ha detto Mons. Tani – ci presentiamo a Te per affidarti la nostra vita e la vita della Chiesa di Urbino-Urbania-Sant’Angelo.
Solenne preghiera al Santuario di Ca’ Staccolo, proclamata dall’arcivescovo Giovanni Tani, in occasione della consacrazione dell’arcidiocesi di Urbino, Urbania, Sant’Angelo in Vado, al Cuore Sacratissimo di Gesù, nella ricorrenza della festa della Divina Misericordia. La storia di questo luogo incomincia alla fine degli anni ’60, quando un umile artigiano che poi diventerà un amato sacerdote, Don Elia Bellebono, riceve dal Signore l’indicazione di erigere un Santuario dedicato al Suo Cuore: «Sarà la sede del mio Amore e della mia Misericordia e lì farò piovere tante grazie».
Partecipazione. La suggestiva cerimonia di consacrazione, alla presenza di diversi parroci e tanti fedeli provenienti da varie località dell’Arcidiocesi, è iniziata con l’esposizione del Santissimo ad opera del parroco don Piero Pellegrini, seguita dal canto “Adoro Te, fonte della Vita, adoro Te, Trinità infinita”. Hanno fatto da corona al suggestivo rito anche diversi confratelli di varie Compagnie di Urbino e del territorio, con le rispettive tuniche. In un clima di profondo raccoglimento e partecipazione è seguita la recita della corona della Divina Misericordia e quindi la lettura del Vangelo. C’era grande attesa per la preghiera di consacrazione scelta e proclamata dall’Arcivescovo. «Sacro Cuore di Gesù – ha detto Mons. Tani – ci presentiamo a Te per affidarti la nostra vita e la vita di questa Diocesi di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado. La costruzione di questa Chiesa a Te dedicata ha richiesto più di cinquant’anni, durante i quali si sono superate mille difficoltà senza che mai venisse meno la fiducia di poter portare a termine i lavori. Il tuo sacerdote Don Elia Bellebono, quando ancora non era prete, è stato condotto dagli eventi della vita qui ad Urbino dove, secondo il suo racconto, ha ricevuto da Te l’incarico di costruire questa Chiesa a Te dedicata. Un Santuario che racchiudesse il forte richiamo ad accorrere al tuo amore misericordioso. Il mondo non conosce il tuo amore e quindi non sa cosa è l’amore; ricorre alla violenza, perché non conosce il linguaggio del dialogo che costruisce la pace». L’Arcivescovo inoltre, dopo aver ricordato in questa Pasqua 2022, lo straziante suono delle armi nel cuore dell’Europa, ha rinnovato al Signorer la volontà di voler trovore il Lui il “Centro” cui tendere e toccare le sue ferite per vincere la nostra incredulità.
Consacrazione. «Ti diciamo come San Tommaso – ha aggiunto Mons. Tani – Signore mio e Dio mio, per rinnovare la nostra fede e vivere in pienezza il nostro battesimo. Per questo consacriamo a Te questa tua Diocesi di Urbino – Urbania – Sant’Angelo in Vado. Fa che corrisponda con generosità al Tuo amore e si impegni sempre più nel suo pellegrinaggio ad essere segno della Tua presenza per tutti. Ti affidiamo tutte le nostre famiglie: i coniugi con i loro figli e con i nonni, gli ammalati, i nostri giovani, ragazzi e ragazze, e gli universitari di Urbino perché trovino nella vita, quella strada per la quale Tu li hai voluti in questo mondo». Al termine il Vicario Generale don Daniele Brivio ha dato lettura del decreto arcivescovile per la erezione della chiesa parrocchiale di Ca’ Staccolo a Santuario diocesano del Sacro Cuore di Gesù. I vari momenti della solenne preghiera, sono stati resi ancor più suggestivi da canti e musiche animati dalle suore della Congregazione dello Spirito Santo che da alcuni mesi prestano servizio qui nel Santuario di Ca’ Staccolo.
Di Giuseppe Magnanelli