Fano
di Redazione
Gli studenti del Polo3 di Fano hanno offerto un dono artistico al vescovo Armando. Una sedia scolastica “rigenerata” ed illustrata con il Cantico di San Francesco
A Natale i doni sono sempre graditi e lo sono ancora di più se promuovono l’idea dell’economia circolare e del consumo consapevole a scuola E così sedie e arredi scolastici di cui disfarsi, completamente rigenerati dagli studenti, rinascono a nuova vita e costituiscono il prodotto di un progetto di impresa simulata che ha visto protagonisti, tra gli altri, anche gli studenti della classe 4B Olivetti .
“Opere d’arte”è il titolo di questo progetto che ha destato tanto interesse e che ha incentivato la predisposizione artistica e creativa dei ragazzi attraverso l’utilizzo dell’arte per favorire e promuovere le idee di ciascuno. Tra le tante sedie rigenerate, i ragazzi di 4B hanno avuto un pensiero speciale per il Vescovo Armando: venerdì 17 dicembre l’intera classe ha voluto consegnare il “prezioso” dono cogliendo l’occasione di rivolgere al Vescovo gli auguri per il Natale alle porte.
“Sono sempre colpito dalla creatività dei giovani-ha commentato il Vescovo- la creatività è la capacità di vedere le cose in modo particolare, rielaborando un oggetto, una situazione aggiungendo qualcosa di nuovo”. Il Vescovo, intrattenendosi con gli studenti, li ha interpellati sui loro progetti e le idee per il futuro sottolineando l’importante missione della scuola come palestra vita nella strada della conoscenza e nel valorizzare i talenti di ciascuno.
E’ stata proprio Floresha, autrice della sedia in dono, ad illustrare le sue scelte grafiche :il sole e la luna stilizzati, l’uno di fronte all’altra, rappresentano il loro romantico avvicendarsi quotidiano; il fiore rappresenta il senso di libertà e benevolenza verso il prossimo; la trascrizione del primo verso del Cantico delle Creature rappresenta l’intima connessione tra Natura e Uomo.
Il Cantico di Francesco è il più alto manifesto ecologico che sia mai stato scritto e, non a caso, gli studenti in esso colgono l’appello alla “cura della casa comune”di cui parla Papa Francesco con l’intento di promuovere, essi per primi, una autentica responsabilità globale fatta di rispetto e tutela. Il progetto è stato coordinato dalle docenti Tiziana Conti e Anna M. Ucci.