Pianello di Cagli
di Sara Brugnoni
Quest’anno abbiamo pensato ad un Gesù Bambino itinerante. La culla con Gesù Bambino, durante il periodo di Avvento fino alla Vigilia di Natale, sosta nelle case del paese pronta ad essere accolta dalle famiglie che a loro volta, in questo periodo, l’hanno donata ad altre. La famiglia che lo riceverà il 24 dicembre lo riporterà in chiesa alla Santa Messa della Vigilia per mettere l’ultimo tassello del presepe! Il Signore viene a trovarci, ci chiede di essere accolto come un dono gratuito nella nostra casa. Lo fa attraverso il gesto di amicizia di persone che ci hanno pensato con amore.
Gratitudine. La statua di Gesù bambino vuole essere il segno della presenza di Dio nella nostra vita, una presenza imprescindibile ma discreta, passa quasi inosservata. Sembra nascondersi per rispettare la nostra libertà, ma c’è davvero. Cerchiamo un momento della giornata, come famiglia, per stare di fronte al Bambino Gesù, spogliati di tutto ma rivestiti della divinità che è in ognuno di noi! Viviamo questo tempo come ci suggerisce il cuore…preghiamo? Restiamo in silenzio? Cantiamo? Riflettiamo?… Custodiamolo per un’intera giornata e poi, come ci è stato donato, lo doneremo ad un’altra famiglia, lo porteremo in un’altra casa, con grande libertà, volendo regalare, anche attraverso questo piccolo segno, un po’ di sollievo, di speranza, di gioia, di gratitudine, di amicizia!
Preghiera. Nella culla vi sono le “istruzioni per l’uso” e una preghiera “Sono nato nudo”. Sono nato nudo, dice Dio, perché tu sappia spogliarti di te stesso./ Sono nato povero, perché tu possa soccorrere chi è povero./ Sono nato debole, dice Dio, perché tu non abbia mai paura di me./ Sono nato per amore perché tu non dubiti mai del mio amore./ Sono una persona, dice Dio, perché tu non abbia mai a vergognarti di essere te stesso./ Sono nato perseguitato perché tu sappia accettare le difficoltà./ Sono nato nella semplicità perché tu smetta di essere complicato./ Sono nato nella tua vita, dice Dio, per portare tutti alla casa del Padre./ (Lambert Noben).
Testimonianze. Tante le testimonianze di chi ha ricevuto e poi donato Gesù Bambino. Ne riportiamo alcune. “Vedo che già Gesù ha portato amore e serenità. È bellissimo vederne la testimonianza e l’effetto che genera nelle persone che sanno accogliere il bambinello. Questo sì che è il presepe più bello!”. E ancora: “E oggi è arrivato da Mamma. Sentirla al telefono piena di gioia, con la voglia di chiudere la telefonata per dedicare tempo alle preghiere è stato meraviglioso. Il sorriso dolce che le ha regalato Gesù Bambino è testimonianza della potenza dell’Amore. Grazie. Piccoli meravigliosi miracoli accadono. Io sono commossa”. “Questo Bambinello ci fa “riscoprire ” persone che non fanno più parte del nostro quotidiano. È bellissimo rivederle e riviverle e farle ritornare nelle nostre vite”.