Venerdì 30 ottobre il Rettore Vilberto Stocchi ha compiuto l’ultimo atto ufficiale dei suoi sei anni di rettorato: l’inaugurazione della nuova sede della Biblioteca nell’ex monastero di San Girolamo. Il 1° novembre, infatti, è entrato in carica il suo successore Giorgio Calcagnini, anch’egli presente alla cerimonia. Un passaggio di consegne simbolico. Si è trattato indubbiamente di una chiusura alla grande per Stocchi in quanto il magnifico ex convento dei Girolamini non poteva avere una destinazione più adeguata e congegnale.
Il monastero oggi. Dopo anni di attesa e di lavori, il grande complesso mette a disposizione di studenti, docenti e cittadini i primi 150mila volumi delle biblioteche dell’area Umanistica dell’Ateneo. Probabilmente, una simbiosi non casuale: San Girolamo è infatti il patrono dei bibliotecari, come suggerito dal celebre dipinto di Antonello da Messina, e la biblioteca era il cuore vitale di ogni monastero.
La storia. La grande struttura è stata eretta nel ‘700 per ospitare il Monastero dei Gerolamini; poi è passata tra i beni demaniali dello Stato e, fino agli anni ’80, è stata adibita a carcere giudiziario, per essere poi donata dallo Stato all’Ateneo. Attualmente, sono disponibili 150 posti a sedere dislocati su tre piani che diventeranno cinque al termine dei lavori, quando l’intero polo umanistico dell’ateneo metterà a disposizione di studiosi e cittadini i suoi 450mila tra volumi e riviste con 450 posti a sedere.
L’emeroteca. Da non trascurare l’emeroteca, uno dei luoghi più frequentati anche da urbinati e cittadini della zona, in quanto vi sono conservati i periodici pubblicati ad Urbino e territorio tra Ottocento e Novecento, che destano interesse e curiosità. La dott.ssa Maria Francesca Di Ludovico che da 15 anni, dopo il trasferimento dei periodici da Palazzo Bonaventura, sede della biblioteca centrale umanistica, a Palazzo Diani in via santa Chiara, dedica tutte le sue attenzioni a giornali e riviste, è veramente orgogliosa del lavoro svolto. E ne fa partecipi i rappresentanti delle Forze dell’Ordine in visita dopo l’inaugurazione: “i periodici sono stati tutti raggruppati per materie e questo ha richiesto un lungo lavoro di organizzazione delle riviste, che provengono oltre che dalla sede dell’emeroteca di via santa Chiara, dagli istituti di filologia classica e da palazzo Veterani. Adesso periodici e libri sono tornati insieme, ma l’emeroteca è un piccolo-grande gioiello”.
I presenti. Alla cerimonia sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco Maurizio Gambini, guidato nella visita dalla responsabile della biblioteca Marcella Peruzzi, il quale ha detto di essere molto soddisfatto perché “Oggi gli urbinati hanno un luogo in più da vivere”, e l’arcivescovo mons. Giovanni Tani che ha benedetto il grande complesso.
gdl