Da qualche settimana, una robusta armatura di metallo protegge dal rischio di crollo le pareti dell’antico convento dei Francescani Minori, a seguito dei danni del terremoto del 2016. La chiesa di san Donato, il convento e la chiesa di san Bernardino occupano la larga dorsale del colle antistante il versante est di Urbino.
L’origine. Nel 1425, il conte Guidantonio Montefeltro fece venire ad Urbino i Padri Minori Osservanti che si stabilirono nella Rettoria della chiesa di san Donato. Dopo il 1437 il conte Guidantonio diede inizio ai lavori di costruzione del convento, proseguiti dal figlio Oddantonio e portati a termine da Federico. Dalle “Memorie” d’archivio del 1703, risulta che il convento era tutto a volte, con una quarantina di stanze abitabili, circondato da mura. Nel 1475 il convento ospitò il capitolo generale dell’Ordine francescano. Nel settembre del 1506 accolse Papa Giulio II, zio di Francesco Maria I, durante la sua visita a Urbino. Ha indubbiamente una tradizione ricca di eventi e di storia.
San Donato. La prima edificazione di san Donato risale al XIII secolo. Il 7 agosto 1439, festa del santo titolare, il vescovo d’Althan consacrò la nuova chiesa. In san Donato si era fatto seppellire il conte Guidantonio col saio francescano, come si può tuttora vedere dalla figura a sbalzo
scolpita sulla tomba collocata sul pavimento. Anche Federico, che in un primo tempo aveva pensato ad un mausoleo nel cortile del Pasquino a Palazzo Ducale, aveva poi maturato la decisione di realizzarlo sul colle di san Donato.
San Bernardino. La chiesa mausoleo di san Bernardino sarebbe stata compiuta non prima del 1491, cioè nove anni dopo la morte di Federico, avvenuta nel 1482. Le sue spoglie sarebbero state deposte dapprima nella chiesa di san Donato e da qui trasferite a san Bernardino. Anche Giovanni Santi nella sua “Cronaca di Federigo” accenna al seppellimento del duca in san Donato e alla costruzione della nuova chiesa.
Lavori indispensabili. Convento e chiesa di san Donato costituiscono quindi un complesso storico e monumentale importante. Padre Samuele, parroco della comunità di san Bernardino, ha detto che, al momento, sono stati stanziati soltanto i fondi per la messa in sicurezza del convento; ora si attende il finanziamento per il restauro. Dipenderà dall’ammontare dei fondi, se e quando verranno concessi, se si potrà restaurare o meno tutto il complesso. È comunque urgente ed indispensabile intervenire.
gdl