In questa semplice frase si identifica appieno il carattere del popolo italiano. Intanto siamo lamentosi, anzi decisamente lagnosi. Lo scorso anno in tempi di siccità si sentiva dire, magari scherzando: “Non piove governo ladro”. Sempre a lagnarsi. Eppure l’abbondanza di piogge di quest’anno ha provocato danni all’impianto che fornisce acqua potabile alla città. Sembra che le piene abbiano danneggiato una paratia della diga sul Metauro e l’invaso di Ponte degli Alberi e di Tavernelle è tragicamente vuoto. L’impianto di potabilizzazione di San Francesco di Saltara, è in grado di fornire ai 225mila cittadini dei comuni attigui alle città di Pesaro e Fano, 600 litri al secondo di acqua potabile. Questo se il liquido arriva all’impianto di depurazione di San Francesco a Saltara, altrimenti occorrono rimedi alternativi costosi e non sempre efficaci. Ha piovuto troppo, governo ladro.
Commentiamo ora la seconda parte della frase: governo ladro. Gli italiani si sentono sudditi e non cittadini. Certo la motivazione è storica, siamo sempre stati dominati da potenze straniere, ma ora è passato il tempo dell’impero austro ungarico (anche se qualcuno lo rimpiange) e si va tranquillamente a votare. Se diciamo governo ladro significa che abbiamo votato male. Colpa nostra. Ma io credevo … Io pensavo … Chi è causa del suo mal pianga sè stesso. Il qualunquismo degli italiani è terribile. Io sono onesto e tutti gli altri sono dei ladri. Se tutti pagassero le tasse … Cominciamo a fare il nostro dovere e poi potremmo criticare gli altri, governo compreso. Nel frattempo continua a piovere e forse sull’alto Appennino anche a nevicare. Bene, forse ci sarà concessa dell’acqua potabile. Poi arriverà l’estate e cominceremo a lamentarci del caldo. Che afa fa!