Permettetemi la doppia oo nel titolo, fa tanto chimica e di conseguenza esorcizza meglio il contenuto di beveroni vari che opprimono il fegato e non solo. L’alcol è nocivo e lo dimostra un’esperienza personale. In una calda giornata di luglio chi scrive sciabordava con i piedi sul bagnasciuga, quando improvvisamente una lunga scheggia di vetro gli si è infilata nella pianta del piede. Estratto il corpo del reato si è visto che erano i resti di una bottiglia di birra frantumata sulla spiaggia. Superate le benedizioni e gli auguri vivissimi all’autore della bravata, siamo scesi in riflessioni sull’intelligenza ed il civismo di queste persone. E’ dunque dimostrato che l’alcol fa male, e non parliamo del bicchiere di vino da bere a pasto o del rarissimo digestivo in una fredda giornata invernale, ma della bottiglietta di birra, di seguito a tante altre, che un inopinato consumatore, spesso giovane, scaglia dopo il consumo sulla sabbia. L’alcol fa male: lo sostiene anche quel ragazzo (vedi le recenti cronache) che si è scontrato con un pugno, anzi diversi, dopo una serata passata a distruggere le bevande alcoliche. Fa male: lo sostiene anche quel padre di famiglia che è stato travolto dall’auto di uno dei tanti consumatori. Noi non siamo astemi, ma siamo perfettamente convinti che c’è un limite invalicabile: chi ha giudizio non lo supera mai. Gli altri … Beh sono diversi.
Alvaro Coli
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