Dire che il Premier Mario Monti sia simpatico è un po’ difficile; eppure in un’occasione mi è piaciuto: quando ha detto che, a suo parere, si potrebbe sospendere il campionato di calcio per almeno due o tre anni. Ora capisco che dire una cosa del genere a dei tifosi sia estremamente pericoloso: si rischia il linciaggio ma questa è anche la nostra esatta opinione. Slealtà, illegalità, ricatti, omertà, sono i mali che il calcio, come uno specchio, riflette della società. Ma lo sport fa bene ai giovani potreste obiettare. Ho avuto la sventura di assistere a delle partitelle fra ragazzi di quelle che chiamano scuole di calcio. Una scuola di violenza e di truffa: “Se ti sfiora buttati a terra, così l’arbitro fischia”; oppure “Spaccagli le gambe” urlato dal padre di un mini giocatore”. Ma le scuole di calcio non sono tutte così, ci sono anche allenatori-educatori. Verissimo ci sono moltissime eccezioni, ma di fronte alla violenza e alla truffa perdono sempre la partita e questo non piace ai padri-tifosi.
E pensare che ancora c’è gente che va allo stadio in tempi di calcio scommesse. Qual è la percentuale di partite truccate? Un amico tifoso ha detto in maniera garbata (strano ma vero esistono ancora tifosi garbati): “Però è sempre un bello spettacolo, anche se a volte è truccato. Ma se vai al cinema a vedere un giallo, mica pretenderai che uccidano veramente un attore?”
Veramente gli antichi romani, che erano un popolo serio – ho ribattuto – allo stadio uccidevano veramente i gladiatori che perdevano l’incontro. Se lo facessimo anche oggi vedrai che non ci sarebbero partite truccate. Mi hanno guardato in maniera molto strana.
Però, scusate, perché ai tifosi è concesso dire stupidaggini ed a me (con la scusa che dovrei essere una persona seria) no?
Non è giusto.
Alvaro Coli
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1 commento
Tutto vero: quello del calcio è un ambiente dove prevale l’interesse per il denaro, a tutti i livelli. La manifestazione sportiva è spesso svuotata di significato ed ha perso fascino e valore. Nè l’atteggiamento di buona parte dei genitori di oggi contribuisce a migliorare le cose, trasmettendo ai propri figli l’idea che lo sport non si deve praticare solo per la propria salute fisica e mentale ma soprattutto per vincere; nella remota speranza di emulare i loro idoli e prenderne magari un giorno il posto. Ma il “professore”, che prima di pensare ai tagli negli ambiti “altrui” farebbe bene a pensare allo sbilancio fra costi e ricavi dei parlamentari (Re Giorgio merita un capitolo a parte), probabilmente ha dimenticato l’indotto che deriva dal mondo “pallonaro”, 3° industria dello Stivale (organizzazione eventi, sponsorizzazioni,comunicazione, costruzione od affitto impianti, abbigliamento ed accessori, prodotti alimentari ed integratori, etc etc). Senza aver calcolato quanti posti di lavoro verrebbero soppressi in seguito ad una decisione di questo tipo; che, dato il periodo che stiamo vivendo, mi appare eufemisticamente inopportuna. Si guardi un poco attorno professor Monti, nemmeno molto distante dal suo naso: si renderà conto, senza necessità (grottesca, no ?) di chiederlo agli italiani – e senza mettergli continuamente le mani in tasca – di quali siano gli sprechi sui quali intervenire con urgenza e determinazione. Evitando di prendere l’aereo ogni 2 giorni, per andare in giro per il mondo (lo fa anche Re Giorgio, ci mancherebbe) a dire banalità sull’Italia e sulla crisi. Anche l’aereo lo paga sempre Pantalone….