Fano
di Roberta Mei
Pur nella complessità di questo tempo, come da calendario proseguono gli incontri formativi delle donne dell’ordo virginum diocesano che nel pomeriggio di domenica 15 novembre si sono riunite “a distanza” sulla piattaforma Google Meet. In linea con il percorso che sta vivendo la diocesi, la tematica affrontata è stata l’approfondimento delle dinamiche delle relazioni e dei processi decisionali condivisi, attraverso l’ausilio della dottoressa Marilena Civetta, amica e consacrata dell’ordo nella diocesi di Gubbio. Marilena, psicoterapeuta ad indirizzo clinico, ha proposto di iniziare la riflessione a partire dalle dinamiche interiori personali alla cui luce poi approfondire quelle più squisitamente relazionali, magari in un secondo incontro.
Dialogo costruttivo. Pertanto si è partite dalla propria realtà per poi confrontarla con quella “famiglia che vive in noi” (genitore, adulto, bambino) che Marilena ha illustrato con grande professionalità. Questo ha dato modo di far emergere domande, dubbi, curiosità che sono state oggetto di un dialogo sincero e costruttivo a supporto dell’esigenza di una rinnovata capacità di leggere sé stessi e gli altri. E questo non come mero esercizio fine a sé stesso ma come necessaria base umana per essere radicate nella realtà sociale ed ecclesiale in cui siamo chiamate a vivere, capaci di intravedere e realizzare vie di Vangelo nelle piccole e grandi realtà quotidiane in continuo cambiamento.
Spazi di cambiamento. Nella condivisione di queste prospettive, Marilena ha poi proposto dei questionari volti a “fotografare” la personalità di ciascuna per prenderne coscienza e magari provare a pensare spazi di cambiamento, di vera e propria conversione.
Proposte e domande. Al termine di questo stimolante percorso Marilena ha invitato tutte a fare proposte e domande che saranno oggetto di un secondo momento insieme. A caldo, sono emersi diversi argomenti, ad esempio, come si vivono le dinamiche di potere, il tema dell’identità e del confine, la relazione tra autostima e incontro con l’altro. Pur nella modalità on line, è stato un momento preziosissimo, capace di evidenziare quanto l’aspetto umano di ognuna di noi e che ci lega a tutti, sia fondamentale per vivere la fedeltà a Cristo in quella logica dell’Incarnazione con cui “sposa” l’umanità intera e che continua a proporci in ogni tempo.