Fano
di Redazione
Le due giornate dell’Assemblea Diocesana che, quest’anno si sono tenute on line lunedì 8 e martedì 9 giugno, hanno visto un bel momento di ascolto e confronto delle realtà presenti e attive nella nostra Diocesi alla luce anche di quanto emerso dai Tavoli Sinodali.
Vicari. Ad aprire il momento di confronto, l’intervento di don Giuseppe Marini, coordinatore del primo Tavolo Sinodale in cui erano presenti i Vicari, che ha messo in evidenza, come primo passo possibile in questo tempo, l’ascolto dei bisogni delle famiglie, la cura delle relazioni e la necessità che le nostre comunità divengano sempre più luoghi di accoglienza a partire dalla Liturgia.
Partecipazione responsabile. Roberta Mei, segretaria del Consiglio Pastorale Diocesano e coordinatrice del secondo Tavolo Sinodale, ha messo in evidenza l’importanza di una partecipazione responsabile e consapevole, il riappropriarci come chiesa di uno stile che renda fruttuosa la convivenza e la valorizzazione delle diversità e la necessità di condivisione delle scelte all’interno delle parrocchie, diocesi, ambiti ecclesiali.
Tempo provvidenziale. Don Matteo Pucci, direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano e coordinatore del terzo Tavolo Sinodale, ha sottolineato l’importanza di questo tempo come kairos, un tempo favorevole, un tempo provvidenziale, abitato da Dio e quindi ricco di grazia. La relazione è la cifra di riferimento di ogni nostra scelta: mettere al centro il nucleo fondamentale di relazioni che è la famiglia; insieme è la parola d’ordine della Chiesa. Dal camminare insieme devono derivare riflessioni fatte insieme, analisi fatte insieme, scelte fatte insieme; il piccolo gruppo è la dimensione adeguata per vivere relazioni significative; i mezzi di comunicazione e tutto il mondo dei social non possono essere considerati più un optional ma parte essenziale della vita ecclesiale.
Diaconi e presbiteri. A relazionare su quanto emerso dal quarto Tavolo Sinodale i coordinatori don Mirco Ambrosini, direttore dell’Ufficio Diocesano di Pastorale della Salute, e il diacono Lucio Diotallevi che hanno messo in evidenza l’atteggiamento con cui si sono accostati a questi momenti di confronto, un atteggiamento umile, di ascolto reciproco, di accoglienza reciproca. “L’idea di lavorare insieme – ha sottolineato don Mirco – diaconipresbiteri è stato ed è il valore aggiunto”. Diotallevi si è soffermato sul tema della famiglia, l’idea forte di mettere al centro la famiglia proponendo percorsi paralleli tra figli e genitori, percorsi che si svolgono affiancati come tempi e luoghi, e che si intersecano in diversi momenti sia di catechesi che liturgici.
Giovani. Don Steven Carboni, responsabile del Servizio Diocesano di Pastorale Giovanile e coordinatore del quinto Tavolo Sinodale, ha posto l’attenzione sull’ascolto dei giovani “sentinelle”, sulle difficoltà e sulle opportunità di questo tempo, sul rapporto con la comunità e con i social in relazione al proprio cammino di fede e alla vita della Chiesa.