Li hanno definiti eroi, angeli custodi, ma loro dicono che stanno semplicemente facendo il loro lavoro. Per tutti noi fanno molto di più. Sono gli operatori sanitari che, quotidianamente, sacrificando affetti familiari e tempo libero, si dedicano alla cura dei pazienti in questo particolare e difficile momento di emergenza Coronavirus.
Tra loro, anche Catia, infermiera presso il reparto Covid-19 di Pesaro e membro della commissione dell’Ufficio Diocesano di Pastorale Familiare.
“Questo senso di precarietà e impotenza – scrive Catia – mi mette ansia e paura ma, dopo la prima fase di smarrimento, chiedo a Dio il perché di tutto ciò. Ho pregato con la Parola di Dio e, piano piano a piccoli passi, ho “ricentrato il bersaglio”: la mia vita non dipende da quanta cultura o da quanti beni possiedo, ma il nocciolo è tutto racchiuso in come ho scelto di vivere. Sono certa – prosegue Catia – che supereremo questo brutto momento, sono altrettanto certa che Dio sta dalla nostra parte e che attraverso la “ferita” di questa situazione la luce del Risorto ci dà speranza e ci incoraggia. Vi voglio bene”.