È in programma per mercoledì 20 novembre alle ore 21 in biblioteca San Giovanni a Pesaro, l’incontro con Lucia Capuzzi, giornalista di Avvenire ed esperta di questioni latinoamericane. L’evento, dal titolo “Frontiera Amazzonia. Reportage dal cuore della terra ferita”, è organizzato dal gruppo di Pesaro di Amnesty International, da Lupus in Fabula ed EMI (Editrice Missionaria Italiana).
Inchiesta. A Pesaro Lucia Capuzzi presenterà il suo libro-inchiesta, scritto insieme alla collega Stefania Falasca e dedicato al polmone verde della terra: l’Amazzonia. Un territorio in queste settimane al centro dell’attenzione per i terribili incendi che la stanno devastando, ma anche per il Sinodo sull’Amazzonia, conclusosi a Roma lo scorso 27 ottobre. Durante la serata Lucia Capuzzi illustrerà l’inchiesta giornalistica che lei e Stefania Falasca hanno condotto in quattro dei nove paesi che ospitano la foresta: Perù, Ecuador, Colombia e Brasile. Un lavoro condotto intervistando leader sociali, attivisti, magistrati, portavoce dei popoli indigeni e della Chiesa cattolica. Scopo delle autrici è di accendere i riflettori sulla situazione delle popolazioni che vivono a contatto con il delicato ecosistema dell’Amazzonia, minacciato dall’estrazione illegale di oro, petrolio e altre materie prime, dal disboscamento e dal commercio illegale di legnami pregiati e dall’avanzare delle coltivazioni intensive della soia e della coca. Temi che sono stati all’ordine del giorno anche al recente Sinodo, al quale il libro è legato da un fil rouge, e che la giornalista ha seguito da vicino per la testata Avvenire.
Donne. In Amazzonia sono spesso le donne a battersi in difesa del loro ambiente, della loro cultura e dei diritti. Donne spesso sfruttate che le autrici hanno incontrato a Madre de Dios, in Perù, esse stesse simbolo della situazione di abuso e rapina a cui è sottoposta l’Amazzonia. Tra queste Rosa Sánchez, anziana contadina della Cordigliera dell’Ecuador «pronta a tener testa a un colosso minerario cinese per difendere la sua fattoria», oppure Nemo, indigena degli Waorani, che lotta contro i «rapinatori della terra» che inquinano i loro territori con l’estrazione del petrolio. Adolescenti e ragazze, quasi sempre indigene – spesso minorenni – vittime della tratta in Perù e nella Triple Frontera, che però vengono riscattate grazie all’incessante lavoro di magistrati come Luis Alberto Sánchez, più volte minacciato di morte per il suo impegno contro il commercio di esseri umani.
Chiesa. Si parlerà anche del ruolo della Chiesa cattolica in queste regioni, fatta da missionari disposti anche a sacrificare la loro stessa vita. Preti che si schierano contro i narcos e i colossi multinazionali, o che si spingono fin nel cuore della foresta per portare non solo la Buona Novella, ma anche medicinali, istruzione e sostegno alle popolazioni. All’incontro (ad ingresso libero) aderiscono anche WWF, Legambiente Pesaro, Associazione Festa dei Popoli e Mondo Solidale.
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