Ci sono gli agnostici e gli atei, ma ora io non voglio riferirmi solo a questi. Ma penso a coloro che, anche una sola volta, hanno detto: “Mio Dio aiutami!”. Ebbene, questa frase, in un momento difficile, di sofferenza, dolore, paura, l’hanno detta e potrebbero dirla in molti, ma mi chiedo: perché la dice uno che non ci crede. Beh, potrebbe “scappare” per averla sentita dire. Ma se poi questa frase viene ripetuta e magari si spera di ricevere un aiuto, allora qualcosa di strano c’è. Perché una persona con normali facoltà mentali non può ripetere una frase rivolgendosi al nulla. O no?! Quindi, a fil di logica, sarebbe assurdo o inutile tirare fuori una tale frase quando fa comodo. Eppure so che tantissimi, in certi momenti, la “usano”, specialmente in punto di morte. Quindi consiglierei, per essere credibili quanto meno a se stessi, di non “vantarsi” tanto di non credere in Dio, perché poi potrebbe venire il momento di doversi rimangiare un’inutile “sciocchezza”.
ALESSANDRO MARCUCCI PINOLI (Artista pesarese)