Sono entrati nella rotonda d’ingresso al Senato con in mano le foto dei bambini migranti, morti nelle strutture di custodia del governo federale. Avevano letto i messaggi dei vescovi arrivati a sostegno della manifestazione di disobbedienza civile organizzata dal Centro Colomban per la difesa e la sensibilizzazione, dalla Conferenza dei superiori maggiori maschili, dalla Conferenza dei Gesuiti di Canada e Usa, dalla Conferenza delle religiose degli Stati Uniti, da Pax Christi Usa e altri, per protestare contro le politiche di immigrazione messe in atto alla frontiera, nei confronti dei bambini.
Attivisti. Cinque attivisti si sono sdraiati sul pavimento del Campidoglio formando una croce umana e hanno intonato i nomi delle piccole vittime: “Darlyn, Jakelin, Felipe, Juan, Wilmer, Carlos”. La polizia li ha arrestati con suore, membri di parrocchie e leader cattolici. Tra gli arrestati è presente suor Pat Murphy, una religiosa di 90 anni, che lavora con migranti e rifugiati a Chicago. “Il trattamento dei migranti dovrebbe oltraggiare tutte le persone di fede”, ha ribadito suor Pat. L’annuncio dei raid degli agenti dell’immigrazione ha mobilitato centinaia di persone di tutte le fedi che chiedono una radicale modifica delle leggi sulla migrazione e lo stop al trattenimento dei migranti nei centri di detenzione al confine con il Messico.
Dichiarazioni. Il cardinale di New York Timothy M. Dolan, dopo la messa domenicale nella cappella di Santa Francesca Cabrini ha denunciato l’atteggiamento negativo nei confronti dei rifugiati e dei richiedenti asilo ammettendo che tanti si sono opposti all’opera di Madre Cabrini, a favore degli immigrati italiani, e lo stesso accade oggi “dove in troppi luoghi i rifugiati sono oggetto d’odio e di malizia”, nonostante le parrocchie, le scuole e le organizzazioni caritative cattoliche siano esemplari nelle azioni di assistenza. In Texas, il vescovo di Brownsville, Daniel Flores, ha dichiarato che “le minacce di deportazioni sono crudeli per le famiglie e i bambini e la separazione dei genitori dai loro figli senza nemmeno la possibilità di comparire in tribunale è riprovevole: le leggi dovrebbero trattare famiglie e bambini in modo diverso da come gestiscono i signori della droga “. “Se l’amministrazione Trump persisterà in tattiche di terrore contro gli immigrati laboriosi e le loro famiglie, i cattolici continueranno ad agire, a dare testimonianza pubblica di condanna di questo peccato sociale”, ha dichiarato Simone Campbell, direttore esecutivo del network Giustizia sociale cattolica.
MADDALENA MALTESE