URBINO – Sabato 26 gennaio si è tenuta la celebrazione del riconoscimento all’Osservatorio “Alessandro Serpieri” dell’Università di Urbino quale “Centennial Observing Station” da parte dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale.
Riconoscimento. L’Osservatorio Meteorologico “Alessandro Serpieri” ha ottenuto durante l’Executive Council – Seventieth Session (EC-70) della WMO a Ginevra, il riconoscimento dello stato di “centennial observing station” assieme ad altre 5 stazioni: il Collegio Romano, il Collegio Carlo Alberto di Moncalieri, lo Ximeniano di Firenze, l’Osservatorio di Vigna di Valle e il Valerio di Pesaro; in tal modo la Provincia di Pesaro e Urbino è riconosciuta come il territorio probabilmente più rappresentato al mondo in questo settore. Ora sono solo 6 gli osservatori italiani che possono vantare un simile riconoscimento. La manifestazione si è tenuta nell’Aula Rossa di Palazzo Battiferri in Via Saffi, 42 alla presenza di docente, studenti e cittadini, i quali hanno partecipato ad un evento che celebra una delle istituzioni più antiche e prestigiose della città di Urbino.
La fondazione. L’osservatorio meteorologico di Urbino, primo delle Marche, è stato fondato nel 1850 da padre Alessandro Serpieri (San Giovanni in Marignano, 31 ottobre 1823 – Fiesole, 22 febbraio 1885), scienziato e presbitero italiano che si occupò di astronomia, sismologia, meteorologia e fisica. Egli esercitò gran parte del suo lavoro ad Urbino dove, oltre a svolgere la sua attività di scienziato, fu docente sia del Collegio dei Padri Scolopi sia dell’Università.
Gli interventi. Il Magnifico Rettore Vilberto Stocchi, portando il saluto dell’Ateneo Feltresco, ha detto che “Questo giorno segna una tappa importante sia per l’osservatorio che per l’ateneo, in quanto riconosce il ruolo degli stessi all’interno del territorio, grazie alla straordinaria figura di umanista e scienziato che fu Alessandro Serpieri. Un ruolo che vogliamo non solo riconoscere ma potenziare; perciò annuncio che fin dai prossimi giorni ci adopereremo per dare dotazione scientifica e organizzazione adeguata per fornire sia il territorio che la comunità scientifica internazionale di informazioni sempre più importanti in tempi di cambiamento climatico è di surriscaldamento globale”. Dopo il saluto del Sindaco Maurizio Gambini sono intervenuti Piero Paolucci, dell’Università di Urbino che ha fatto una relazione su: “L’Osservatorio Meteorologico Alessandro Serpieri, una stazione “appennina” di metà ‘800” e la dott.ssa Maria Carmen Beltrano, membro del “WMO Advisory board on Recognition of centennial observing stations”, che ha parlato del “Programma WMO per il riconoscimento delle stazioni meteorologiche centenarie: l’esperienza italiana”. I cambiamenti climatici sono stati successivamente al centro dell’attenzione del pubblico durante la lectio magistralis di Maurizio Maugeri che ha parlato sul tema: Variabilità e cambiamenti del clima in Italia nel corso degli ultimi 200 anni. Successivamente è stata collocata all’ingresso di Palazzo Bonaventura, sede ufficiale dell’Ateneo urbinate e del Rettorato, di una targa in ottone donata dal WMO.
A cura della Redazione