Domenica 21 ottobre Pesaro ha festeggiato il tradizionale Voto alla Madonna delle Grazie, compatrona con San Terenzio, dell’Arcidiocesi e della città. Si tratta di una ricorrenza storico-religiosa voluta dalla città di Pesaro e dalla Diocesi per la liberazione dal colera del 1855. Il 21 ottobre 1855 con tutte le modalità stabilite dal Consiglio Comunale venne celebrata la prima Festa del Voto e fu definita come data di celebrazione la terza domenica di ottobre.
Secolarizzazione. Nel tradizionale messaggio di quest’anno l’Arcivescovo monsignor Piero Coccia ritorna sui temi che hanno dato avvio lo scorso mese di settembre, al nuovo anno pastorale diocesano. «La nostra attenzione di Chiesa particolare – scrive – sarà centrata sul fenomeno della secolarizzazione. Al riguardo, soprattutto in questi ultimi anni, si è sviluppata una interessante riflessione da parte degli esperti. Sta di fatto che oggi si è d’accordo nel valutare questo fenomeno socio-culturale non tanto come difficoltà nel vivere e trasmettere l’esperienza cristiana, ma soprattutto come straordinaria opportunità perché il credente e la comunità passino da una fede di convenzione ad una fede di convinzione. La chiesa di Pesaro si sente profondamente coinvolta in questo passaggio, poiché la fede incarnata la chiama a prendere coscienza della realtà che chiede sempre una risposta adeguata. In questo percorso non facile, la Vergine Maria costituisce una formidabile icona a cui rivolgere il nostro sguardo».
Fede. Quindi citando l’esortazione apostolica Marialis Cultus di San Paolo VI (1974), l’Arcivescovo sottolinea come, di fronte ad «una secolarizzazione che ha abbattuto tante forme di tradizionalismo, siamo chiamati più che mai ad attingere alla figura esemplare di Maria di Nazaret per essere capaci di rigenerarci… Essa ci ricorda la necessità di vivere la fede come esperienza di un incontro profondo, appassionato e motivato con Gesù che la Vergine Maria ci ha donato».