Verrà presentato venerdì 28 settembre alle ore 18.00 nella Sala Rossa del Comune di Pesaro il libro di Margherita Di Giorgio dal titolo: “Parola e silenzio nel pensiero di Giovanni Vannucci” edito da Aracne. Oltre all’autrice interverranno Ernesto Preziosi dell’Università Cattolica di Milano, don Franco Appi prof. Emerito FTER di Bologna e don Marco Di Giorgio dell’ITM di Ancona. L’autrice ripercorre il pensiero di Vannucci, delineando la “via mistica” da lui suggerita: un itinerario spirituale che, attingendo alle tradizioni religiose dell’Oriente e dell’Occidente, viene offerto a tutti i cercatori della “Parola perduta”, cioè di una diversa e più alta qualità di vita.
Spiritualità. «Ho cercato di offrire un quadro dell’itinerario spirituale da lui percorso – spiega Di Giorgio – e che penso sia fruttuosamente percorribile anche da altri. Egli infatti ha indicato una “via mistica” aperta a tutti perché legata all’esistenza nella sua concretezza, in quanto ha il suo centro nella realtà della Parola che ha assunto la carne umana, Gesù Cristo; la ricerca di Dio non potrà quindi svolgersi “al di fuori” del nostro stesso essere o del mondo, ma solo a partire da questi e attraverso questi». Il lavoro è strutturato in tre capitoli: il primo va alle origini del pensiero di Vannucci. Il secondo capitolo riprende motivi e temi del pensiero di Vannucci e ha il suo centro nella riflessione sulla “Parola creatrice”, il Verbo divino, in rapporto alla coscienza dell’uomo. Nel terzo capitolo il nucleo centrale, quasi per corrispondenza rispetto al secondo, si trova nella riflessione sul silenzio come atteggiamento fondamentale della coscienza umana che si apre alla Parola divina. «È il capitolo in cui – prosegue Di Giorgio – viene esposto l’itinerario spirituale suggerito dall’autore».
Parola. Pier Giorgio Di Domenico, nella prefazione al libro parla di una pubblicazione importante perché oggi abbiamo estremo bisogno di una parola vera e pacificante che nasca dal profondo silenzio di spiriti “contemplativi” tesi verso la riscoperta della “Parola perduta”. È la Parola di Dio, rara e preziosa. Giovanni Vannucci è un monaco che dalla sua solitudine coglie lucidamente le malattie di questo mondo e propone una cura adeguata. Ciò vuol dire che la ricerca religiosa, la ricerca di Dio, non ci porta lontano dal mondo, ma ci inserisce in esso in maniera più profonda e più autentica e con un amore più grande nel desiderio di offrire la propria esperienza di vita come possibile via di salvezza a chi è disorientato e smarrito.