Nella Gradara del 1636 un avvenimento importante interrompe la routine quotidiana: l’arrivo di un grande crocifisso in legno. Per la comunità cristiana del castello si tratta di un momento da ricordare e tramandare alle future generazioni.
Narrazione. Si narra un autentico fatto storico mescolando personaggi realmente esistiti a personaggi di fantasia che probabilmente rappresentavano un modus vivendi di quel secolo. Il libro “Un crocifisso a Gradara” di Pietro Maniscalco è un racconto storico-didattico con dieta mediterranea del ‘600, come recita il sottotitolo. Rappresenta un vivace affresco del territorio tra Pesaro, Gradara, Fiorenzuola di Focara e Cattolica, attraverso il quale si possono facilmente immaginare i ritmi di vita e la qualità dell’ambiente circostante, in quel periodo storico. La descrizione di alcune ricette della cucina marchigiana dell’epoca dimostra come la tanto giustamente celebrata dieta mediterranea, faccia parte integrante del dna della gente del posto che praticava quotidianamente l’uso dei prodotti tipici del territorio. Il libro è stato di recente presentato nel teatro comunale del borgo storico di Gradara alla presenza dell’autore, del Sindaco Filippo Gasperi e di don Leonardo Reggiani.
Autore. Pietro Maniscalco nasce da un’antica famiglia palermitana nel 1948 ed è laureato in economia e commercio all’Università di Palermo. Attualmente è direttore amministrativo presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Organizza e partecipa a regate internazionali di vela d’altura e, grazie alla sua passione per il mare e le sue ricerche storico-navali ha riscoperto l’Arsenale di Palermo dove ha fondato il Museo del Mare. Ha tenuto presso l’Università di Siracusa laboratori sul patrimonio marittimo storico, pubblicando sull’argomento volumi e romanzi storici. È stato insignito delle onorificenze di Cavaliere e Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana e da alcuni anni svolge attività di ricerca storica tra Cattolica e Gradara.