“Dobbiamo mettere in pratica la cultura del dialogo”. Lo ha ribadito più volte Silvio Daneo, direttore esecutivo di Religion for Peace Italia nel corso della presentazione del libro “La crisi mondiale e la via per la pace” di Mirza Masroor Amhad che si è tenuta venerdì 1 giugno nella sala ipogea della Mediateca Montanari di Fano, iniziativa rientrata nella VI edizione della Settimana per la Pace e presentata da Nazzareno Quinzi, coordinatore del Tavolo Dialogo Interreligioso e Interculturale dell’Università della Pace, che ha moderato l’incontro e presentato i relatori.
Partendo proprio dalla sua esperienza personale di oltre 50 anni nell’ambito del dialogo interreligioso, Daneo ha sottolineato l’importanza che ha avuto l’amicizia, in giro per il mondo, con persone di cultura e religione diverse. “Ognuno mi ha testimoniato la sua fede e mi ha dato così la possibilità di migliorarmi anche come cristiano”. Entrando nel vivo del libro, Daneo ha messo in evidenza come nel testo si faccia spesso riferimento al Corano che insegna solo la pace e il rispetto per gli altri. La parola è poi passata all’Imam Ataul Wasih Tariq, vice presidente dell’Associazione Ahmadiyya Muslim Jama’at Italia, che ha introdotto il suo intervento mostrando un video relativo al movimento Ahmadiyya e al suo motto “Amore per tutti, odio per nessuno”. “Si sta sviluppando un pensiero pericoloso per quanto riguarda l’Islam – ha sottolineato l’Imam – E’ difficile ora rimediare alla concezione sbagliata che sta passando dell’Islam e mi riferisco anche alle discriminazioni, alle piccole offese al pregiudizio che si sta diffondendo in diversi settori. Voglio ribadire che noi musulmani non odiamo i cristiani, il Corano dice che tutti coloro che credono in Dio e compiono il bene riceveranno il compenso presso il proprio Signore e non dovranno temere né essere afflitti”. Un messaggio di pace, di apertura al dialogo che ha fatto da filo conduttore a tutto l’incontro.