Organizzati dall’Associazione Libera Musica, al Teatro Rossini si sono svolti il convegno dal titolo “Per una musica a misura di bambino” ed un festoso concerto di orchestre e cori giovanili provenienti da tutta Italia. L’associazione, presieduta da Gabriela Guerra, opera dal 2015 per realizzare un progetto sperimentale che unisce musica, infanzia e sociale.
Abreu. L’evento che si è svolto al Rossini, frutto del progetto coordinato da Chiara Galli, è stato dedicato alla memoria di José Antonio Abreu, musicista, politico, educatore e accademico venezuelano, recentemente scomparso, fondatore di El Sistema, modello di educazione musicale pubblica per la promozione sociale dell’infanzia e della gioventù. Un modello che ha affascinato e ispirato in Italia anche il Maestro Claudio Abbado. “Un evento – ha sottolineato l’Assessore alla Crescita Giuliana Ceccarelli – che fa onore alla città che attraverso la musica si rivela inclusiva nella quotidianità. Il progetto coinvolge infatti bambini cosiddetti ‘normali’ e altri in difficoltà: grazie alla musica si favorisce la relazione d’aiuto”. Il convegno è stata l’occasione per approfondire il tema dell’educazione musicale con figure di rilevanza internazionale che operano nel campo della pedagogia: Guido Barbieri, critico musicale e drammaturgo, che a Lampedusa è impegnato in un progetto che coinvolge i bambini dell’isola, Elisa Sologni che in Grecia porta avanti un progetto di orchestra infantile al quale partecipano anche bimbi siriani, Johnny Gomez e Naybeth Garcia del Sistema Abreu e Giuseppe Laudani, portavoce di Sistema Italia.
Scuola. Duecentocinquanta bambini e ragazzi, dai 3 ai 20 anni, di cui 150 elementi dell’orchestra sinfonica e 100 coristi, che utilizzano anche il linguaggio dei segni, hanno affollato il palco del Teatro Rossini con un colpo d’occhio coloratissimo. Pagine della tradizione classica europea e brani moderni di ogni angolo del mondo, Italia compresa, dunque musiche ‘migranti’, si sono alternate al racconto della storia di Lireta, ragazza albanese nata nel 1977, giunta in Italia su un gommone. Una delicata drammaturgia, realizzata appositamente per lo spettacolo da Guido Barbieri. Hanno cantato e suonato, diretti da Giuseppe Laudani, con un entusiasmo ed una vivacità che hanno letteralmente travolto il pubblico del Teatro Rossini ‘vissuto’ da adulti e piccini, le orchestre Diego Valeri, Libera Musica, Nucleo di Macerata, Vivaldini di Torino, il Coro Libere Voci, il Coro di Mani Bianche del Veneto e il Coro degli alunni “Una scuola tra le note” di Bellocchi. I bambini che hanno partecipato al progetto sono stati ospitati dalle famiglie dell’associazione promotrice che hanno aderito con entusiasmo alla nuova esperienza.
Solidarietà. Il progetto è stato sostenuto con impegno dalla Fondazione Wanda Di Ferdinando, grande appassionata di musica, che ha creduto nella valenza sociale e nel respiro internazionale dell’iniziativa e si è avvalso della collaborazione di varie istituzioni e associazioni fra cui il Conservatorio Rossini, Anffas (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità), Associazione Cornelia de Lange, oltre a Comune di Pesaro e Regione Marche.