Che cosa succede quando i personaggi di alcune fiabe e favole classiche prendono foglio e penna e scrivono infuocate lettere di protesta ai loro autori oppure missive minacciose, personali, confidenziali ad altri personaggi delle stesse fiabe e favole? Per avere la risposta occorre leggere l’ultima fatica editoriale di Gabriele Andreani dal titolo “Epistolario favolistico – La verità del lupo e altre rimostranze” edito da ALA libri di Livorno che è stato presentato nella sala degli specchi dell’hotel Alexander Museum Palace sabato 21 aprile alle ore 18.30. Come possiamo leggere nella prefazione al testo, lupi, cicale, topastri, brutti anatroccoli, ma anche principesse, streghe e vedove turlupinate, si sfogano raccontando verità diverse da quelle che siamo abituati a leggere. Un articolo giornalistico sulla vera storia del Pifferaio Magico, la richiesta di riabilitazione avanzata da Caino e un racconto (Buco Nero ZX999), come recita il sottotitolo, per una fiaba ancora da scrivere, completano questo epistolario magico. Il tono è tendenzialmente umoristico, sebbene gli argomenti trattati affrontino da vicino problematiche di grande attualità quali il diverso, l’abbandono e l’abuso di minori, il bullismo, la vita coniugale, lo straniero, la malattia, ecc.
Gabriele Andreani è nato e cresciuto a Pesaro. Ha ricoperto incarichi dirigenziali e direttivi nella Polizia di Stato. È stato docente a contratto in criminologia presso l’Università di Urbino. Ha pubblicato su riviste specializzate vari saggi su bullismo, devianza giovanile, deprivazione relativa, prevenzione del crimine, violenza negli stadi, armi e altri argomenti. Vincitore di numerosi concorsi letterari, i suoi racconti sono presenti in diverse antologie. Nel 2015 è uscito Dentro il recinto (ARACNE editrice, Ariccia), il suo primo romanzo.