Uno sport durissimo, che richiede tanta preparazione fisica, tanto allenamento, ma anche uno sport appassionante. Ed è proprio la passione quella che hanno trasmesso, con le loro parole, i giovani della nazionale calcio amputati italiana, francese e turca venerdì 2 febbraio nell’incontro che prende il titolo dal progetto nato dalla collaborazione tra la Nazionale Italiana di Calcio Cantanti e il Comune di Fano ovvero “Potenti ed entusiasmanti fragilità”. Ad introdurre la serata, organizzata all’interno delle settimane dedicate al Carnevale, la presidente dell’ente carnevalesca Maria Flora Giammarioli e il sindaco di Fano Massimo Seri. “Il Carnevale di Fano – ha esordito Seri – ospita anche momenti dedicati a importanti riflessioni. Vorrei che la nostra città diventasse un punto di riferimento per la realizzazione di progetti per la crescita di questa disciplina”. La parola è poi passata a Renzo Vergnani, allenatore della Nazionale Calcio Amputati che ha illustrato brevemente le regole-base di questo sport. Una disciplina giocata in sei giocatori più un portiere. La partita comprende due tempi da 25 minuti. La palla non può essere toccata né con le stampelle né con il moncone, i falli laterali vengono battuti con i piedi e non esiste il fuorigioco. Se il portiere tocca il pallone al di fuori dell’area di rigore viene espulso e assegnato un calcio di rigore alla squadra avversaria.
Allenamenti. “Giocare 50 minuti con le stampelle – ha sottolineato il mister Vergnani – richiede un allenamento costante. Inoltre, stiamo cercando di creare una scuola calcio per bambini perché tutti possano fare sport senza barriere”. Fabiola Pacassoni, dell’ente carnevalesca, ha messo in evidenza l’importanza di sentirsi uniti in un progetto comune. “Spesso si dà al termine ‘bisogno’ un’accezione negativa, ma dal bisogno invece si generano sogni di speranza e potenzialità, le stesse che mettono in campo questi ragazzi”.
Potenzialità. Interessantissime le testimonianze dei giocatori delle tre nazionali presenti, fra le quali quella di Lorenzo Marcantognini, giovane fanese promessa del calcio. Nei suoi occhi e nel suo sorriso l’entusiasmo e la voglia di raggiungere grandi traguardi, come quello di partecipare ai prossimi mondiali in Messico dal 24 ottobre all’11 novembre. “Purtroppo – ha affermato Gianni Sasso della Nazionale Calcio Amputati – è un sport che ha ancora pochissimi fondi. Per questo, se vogliamo arrivare ad alti livelli, abbiamo bisogno di tantissimo sostegno economico e organizzativo”.