FERMIGNANO – Il Venerdì Santo di Fermignano ogni anno diventa sempre più sentito e partecipato. All’aumento degli apprezzamenti si accompagna uno sforzo sempre maggiore dell’organizzazione, rendendo così ogni anno l’appuntamento sempre diverso e suggestivo. Come ci informa Giulio Finocchi, anche quest’anno, venerdì 14 aprile alle ore 21 da piazza Santa Veneranda partirà la tradizionale processione con il Cristo morto deposto su un catafalco sotto un grande baldacchino scortato dai membri della Venerabile Confraternita del Gonfalone, che attraverserà tutto il centro storico. Segue la statua della Madonna Addolorata retta e seguita da diverse donne vestite di nero. La banda musicale accompagna il corteo con musiche che intervallano le preghiere dei fedeli. Lungo il percorso, grazie alla sinergia tra Confraternita e Parrocchia e con l’aiuto delle parrocchie di Calpino e San Silvestro, sono allestiti 10 quadri viventi: l’Ultima Cena, la cattura di Gesù, Gesù al Sinedrio, il rinnegamento di Pietro, Gesù e Pilato, la Flagellazione, il Cireneo, la Deposizione, la Resurrezione e la Cena ad Emmaus. Già da otto anni si rinnova la tradizione dei quadri, con oltre 150 persone coinvolte tra figuranti, allestimento e organizzazione e coordinati dal prof. Passanisi; ad ogni scena è abbinato un enorme striscione con un passo significativo del Vangelo a illustrare l’episodio, per la maggior parte tratti da quadri di grandi maestri del passato, da Giotto a Michelangelo, da Leonardo a Piero della Francesca. Ormai l’evento è annoverato tra i più significativi della zona e sta avendo una meritata risonanza in tutte le Marche, e merita davvero di essere visto.
Giovanni Volponi
Segue galleria fotografica, foto di Giorgio Agostini.